Settore retail: focus sul comparto a Wall Street

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Non sono passati neanche 10 anni dalla rivoluzione che ha interessato il settore retail. Una rivoluzione che ha saputo imporsi e mantenersi nel tempo fino ai giorni nostri. Stiamo parlando ovviamente dell’e-commerce.

Le trasformazioni del settore retail nella storia

La storia ci ha abituati a profonde trasformazioni nelle modalità con cui interagire con i prodotti al dettaglio. Basti pensare alla nascita negli anni 80 dei primi “mall” o “megastores” negli Stati Uniti che hanno spazzato via quasi del tutto i piccoli negozi.

Anche in Italia, seppur con il classico ritardo che la nostra nazione ha nel DNA, abbiamo assistito più o meno allo stesso scenario. La fine del negozietto di fiducia sotto casa che lasciava il posto ad immensi “supermarket” dove poter trovare di tutto e anche a prezzi più vantaggiosi.

Lo sviluppo del commercio elettronico

Analogamente a quanto appena descritto, anche l’e-commerce ha rappresentato una vera e propria trasformazione nei comportamenti. Questa volta però si è trattato di una rivoluzione che ha dato la possibilità di estendere il proprio business online, oltre alla localizzazione fisica del negozio.

I dati statistici dell’e-commerce sono positivi a livello globale, con una discreta crescita esponenziale. E se analizziamo i fruitori, i dati indicano che in Europa quasi il 70% acquista online. Negli Statit Uniti il dato è leggermente superiore, mentre in UK  si arriva addirittura a più dell’85%. In Italia rimaniamo ad un modesto 45%, con una bassissima percentuale di aziende, circa il 10%, che sfrutta questo modello di business.

Il settore retail a Wall Street

Cosa è successo con la nascita e lo sviluppo del commercio elettronico sui mercati finanziari? Da una parte le aziende che non riuscivano ad adattarsi sono rimaste indietro, dall’altra nuove realtà si sono fatte largo sulla scena, con performance anche molto superiori a quelle aziende storicamente consolidate.

Questo ha fatto si che molte compagnie con utili e ricavi in calo, abbiano assistito a cali di performance sui mercati. Non a caso, analizzando l’SPDR S&P Retail su base quinquennale, si nota come questo segmento sia andato in controtendenza negativa rispetto all’S&P 500 in un rapporto di ¼.

Le analisi di Goldman Sachs

Come già scritto recentemente in un articolo, i motivi di tale discrepanza, soprattutto se inquadrati nel primo semestre 2019, sono da ricercare nella guerra commerciale. L’influenza negativa su questo settore è stata enorme. Al calmarsi della trade war, che avverrà quasi sicuramente secondo Goldman, il settore retail dovrebbe ripartire, spinto soprattutto dal propulsore aggiuntivo dell’e-commmerce.

Conviene investire nei titoli del settore retail?

In questo momento di grande incertezza non è semplice rispondere a questa domanda. Esistono troppi fattori concorrenti che potrebbero cambiare le carte in tavola. Ricordiamo che  oggi è un giorno spartiacque per i mercati e le chiusure odierne detteranno la strada dei mercati per tutto il mese di settembre almeno.