Settimana cruciale per la Borsa e a Piazza Affari attenzione a questo titolo spinto dal boom dei prezzi dell’energia

Piazza Affari

A Piazza Affari, come sugli altri listini, l’ultima seduta della settimana si è chiusa in ribasso. Sulle Borse pesa ancora la possibile invasione della Russia nei confronti dell’Ucraina. L’incertezza non ha impedito ad alcuni titoli di Piazza Affari di mettere a segno un bel rialzo nell’ultima seduta della settimana. Questi titoli sono da tenere sotto osservazione per le prossime sedute. Ecco cosa può accadere nella giornata di oggi alla Borsa di Milano

Il pericolo del conflitto ucraino ha temporaneamente messo in secondo piano i problemi delle economie mondiali. Rimangono i nodi legati al rialzo dell’inflazione e al possibile rialzo dei tassi in USA e in UE, che condizioneranno ancora le Borse. Sulle Piazze europee pesa anche il problema dell’energia. Il boom dei prezzi di petrolio e gas naturale incide sulle bollette non solo delle famiglie ma anche delle imprese. Il rincaro dell’energia potrebbe costituire un freno per le economie targate UE e per quella italiana.

Il rincaro dei prezzi dell’energia non sembra costituire un freno per alcuni titoli italiani, come i bancari e quelli legati alle materie prime energetiche. A Piazza Affari venerdì tra i primi 10 titoli per performance a larga capitalizzazione 5 erano bancari e 3 legati al comparto dell’energia. Banco BPM è tornata protagonista e venerdì ha chiuso con un rialzo dell’1,8%, migliore titolo tra le blue chip. La corsa dell’azione nelle prossime settimane potrebbe continuare e i prezzi potrebbero anche triplicare di valore nel medio periodo.

Settimana cruciale per la Borsa e a Piazza Affari attenzione a questo titolo spinto dal boom dei prezzi dell’energia

Anche Eni ha chiuso la settimana in deciso rialzo. I prezzi hanno guadagnato oltre l’1%, chiudendo a 13,46 euro. Dopo oltre due settimane di movimento laterale, per il titolo sembra tornato il momento di risalire. Venerdì gli operatori hanno acquistato l’azione dopo la pubblicazione del bilancio annuale. La società ha comunicato di aver chiuso il 2021 con l’utile netto più alto dal 2012.

Evidentemente il rialzo dei prezzi dell’energia ha fatto bene ai conti della società. Eppure, sembra incredibile, ma il titolo non è ancora tornato ai livelli di prezzo pre Covid. Ad inizio gennaio 2020 l’azione aveva raggiunto un massimo di 14,4 euro.

Se questa settimana i prezzi riusciranno a superare la soglia dei 13,8 euro, potranno spingersi fino a 14,4 euro. Nelle successive settimane i prezzi potrebbero anche salire fino a 16,00 euro, massimo toccato ad aprile 2019. Al ribasso occorre monitorare la soglia dei 13,00 euro. Sotto questo livello, i prezzi scenderanno fino a 12,5 euro.

Parte una settimana cruciale per la Borsa di Milano. Anche oggi i prezzi di Piazza Affari saranno condizionati dall’evolversi della situazione in Ucraina. La Borsa di Milano venerdì ha chiuso con un ribasso dello 0,6%. Il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB)  ha terminato a 26.506 punti quindi a ridosso del supporto a 26.500 punti. Se oggi questo tenesse, i prezzi potrebbero rimbalzare e ritornare verso i 26.800 punti. Al contrario, se il Ftse Mib dovesse calare sotto 26.500 punti si assisterebbe ad una accelerazione ribassista. Infatti in questa ipotesi i prezzi uscirebbero al ribasso dal triangolo che li sta contenendo da circa un mese. La discesa porterebbe le quotazioni in area 26.000 punti, ma potrebbero scendere anche a 25.800 punti, minimo toccato il 14 febbraio.

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