Molto spesso le nostre piccole azioni quotidiane sono quelle che più incidono sulla nostra salute e anche a volte sulla nostra linea. Ci sono, infatti, tantissime variabili che non teniamo in conto: una di queste è quanto condiamo il nostro cibo.
Da una parte, moltissimi pongono un’estrema attenzione sull’olio o sul burro, ma in pochi fanno attenzione al sale. Per questo oggi facciamo un esempio banale che può aiutare però a regolarci. Infatti sembra incredibile ma molti sbagliano quanto sale mettere nell’acqua della pasta. Vediamo insieme qual è, invece, la giusta dose da assumere in questa situazione che ci capita ogni giorno.
I problemi derivanti dall’eccesso di sodio
Gli studi portati avanti dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità hanno evidenziato come la maggior parte della popolazione abbia un consumo eccessivo di questo alimento.
Un abuso di sale, infatti, può portare a problematiche non indifferenti come l’ipertensione arteriosa. A sua volta quest’ultima può condurre ad altre patologie ben più gravi. Le ricerche sottolineano che pochi anni fa gli italiani ne consumavano più del doppio della dose raccomandata. Fortunatamente, però, questo trend negli ultimissimi anni ha subito una lieve, ma incoraggiante decrescita.
Sembra incredibile ma molti sbagliano quanto sale mettere nell’acqua della pasta
Al bollore dell’acqua per la pasta molti di noi mettono una manciata di sale grosso “a sentimento”. Spesso ne prendono addirittura una manciata.
Invece c’è una dose corretta da rispettare per non incorrere in un eccessivo consumo di questo bene di prima necessità. La quantità idonea per un litro di acqua è di 10 grammi.
Se non si desidera usare sempre un bilancino da cucina per questa banale operazione basta munirsi di un cucchiaino.
Il totale di grammi indicato, infatti, corrisponde all’incirca a un cucchiaino bello abbondante. Se si desidera diminuire un po’ il dosaggio si può scendere anche a 7 o 8 grammi.
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