Quando pensiamo al bosco, probabilmente uno dei primi alberi che immaginiamo è la quercia. Una pianta maestosa e affascinante, nota per la sua longevità: alcuni esemplari riescono addirittura a superare i 500 anni!
Altrettanto famoso è il suo frutto, la ghianda, uno dei simboli dell’autunno assieme alle castagne e alla zucca. Potremmo definirlo un frutto simpatico, con quel suo strano cappellino, ma forse pochi di noi sospettano che sia anche così prodigioso.
Lo straordinario potere delle ghiande
Infatti, sembra incredibile ma basta una manciata di questo frutto autunnale per abbellire il giardino, arricchendolo con la magia di un albero secolare.
Un divertente esperimento in cui coinvolgere i bambini, ma anche un ottimo modo per mettere alla prova il nostro pollice verde.
Se non abbiamo idea di cosa fare nel weekend, ma allo stesso tempo non abbiamo voglia di gite impegnative, un’alternativa salutare ed economica è proprio fare una bella passeggiata nel bosco.
Oltre a rigenerarci, qui troveremo il materiale di base per la nostra opera di giardinaggio. Durante la stagione fredda, infatti, i boschi di querce si caratterizzano per tappeti di foglie sotto cui si nascondono delle piccole ghiande.
Divertiamoci a raccoglierne una manciata, facendo attenzione che siano sufficientemente lucide e pulite, senza buchini in superficie. In caso contrario, significa che sono già state attaccate dai parassiti.
Come procedere
Tornati a casa, priviamole del cappuccio e immergiamole in un recipiente d’acqua.
Trascorsi 10 minuti, basterà osservare il risultato per scegliere i semi migliori: eliminiamo quelle venute a galla e sfruttiamo solo quelle rimaste sul fondo.
A questo punto, prendiamo un vaso (o una bottiglia) di vetro: se dotato di imboccatura stretta, riempiamolo fino all’orlo, così che la punta della ghianda che abbiamo scelto tocchi il liquido. La sua parte superiore deve invece rimanere asciutta.
Sembra incredibile ma basta una manciata di questo frutto autunnale per abbellire il giardino
Aspettiamo pazientemente senza apportare modifiche, ma solo cambiando l’acqua ogni 3-4 giorni per mantenerla ricca di sali minerali ed evitare l’insorgere di malattie.
Quando si sarà sviluppato il primo germoglio, trapiantiamo il tutto in un vaso da circa 18-20 cm in cui avremo già sistemato sul fondo uno strato di ghiaia ricoperto da terriccio universale.
Trasferiamo la piantina all’esterno, prediligendo inizialmente una zona ombreggiata, per poi passare a una posizione in cui benefici di qualche ora di sole.
Va tenuta in vaso per qualche anno prima di trapiantarla nel terreno, tenendo ovviamente conto del fatto che nel tempo questa pianta diventerà molto grande.