Sembra assurdo ma ecco perché si dice non dire gatto se non ce l’hai nel sacco

gatto

Alcuni modi di dire nella nostra lingua suonano così banali e comuni che pochi si interrogano sulla loro nascita. Infatti, ogni proverbio ha una sua storia, un suo significato e un suo percorso. Le frasi conosciute da tutti, infatti, vengono da diverse generazioni precedenti, che tramandano la conoscenza popolare in questo modo. E, per placare la nostra curiosità, sarebbe interessante conoscere l’origine di uno di questi detti.

Sembra assurdo ma ecco perché si dice non dire gatto se non ce l’hai nel sacco

Infatti, sembra assurdo ma ecco perché si dice non dire gatto se non ce l’hai nel sacco. Partiamo dal presupposto che il proverbio, alla sua origine, era sensibilmente diverso. Infatti, al posto della parola “gatto”, troviamo un “quattro”. Il numero indicava il quattrino e il sacco la tasca. Dunque, non ci si doveva vantare di successi e denaro non ancora ottenuti. Altra versione vuole che un contadino catturasse gli uccelli, mettendoli uno dopo l’altro in un sacco. Ma il quarto riuscì a volare via perché rimasto in vita.

Ecco come è oggi il proverbio e il suo significato

Oggi al posto di quattro troviamo “gatto”, un animale davvero imprevedibile e scattante che non sempre segue gli ordini dell’uomo. E, soprattutto, non si farebbe mai mettere in un sacco, buio e stretto. Quindi, con unghie e denti, combatterebbe per rimanerne al di fuori. Perciò, anche se per metà si è riusciti a mettere il gatto nel sacco, l’animale da un momento all’altro potrebbe rivelarsi. E questa è la stessa cosa che succede con la fortuna, che da un momento all’altro potrebbe prendere un corso inaspettato. Perciò, il senso è semplice. Anche se abbiamo ottenuto un successo iniziale, non vantiamocene immediatamente. Aspettiamo che il nostro percorso si concluda prima di gridare vittoria e impegniamoci nell’arrivare all’obiettivo.

Approfondimento

L’inaspettato e assurdo motivo per cui si dice limonare quando si indica un bacio