Sei sicuro di non essere allergico al nichel?

allergia al nichel

In questo articolo “Sei sicuro di non essere allergico al nichel?”, vi mostriamo i principali sintomi e le cause dell’allergia al nichel.

Sempre più diffusa, soprattutto negli ultimi vent’anni, l’allergia al nichel è un vero e proprio calvario per chi ne soffre. Questo metallo, infatti, è contenuto in moltissimi alimenti ed oggetti di uso comune, come bigiotteria, orologi, cellulari, maniglie, pentole, accendini, forbici, aghi e occhiali.

Come si riconosce l’allergia a questo particolare metallo? Sei sicuro di non essere allergico al nichel?

Analizza il tuo corpo. Ti capita spesso di sentire prurito sulla pelle, di avere afte, infiammazioni, dolori addominali e malessere diffuso? Allora dovresti valutare anche l’ipotesi di essere allergico al nichel.

Tale insofferenza può essere tradotta dal corpo anche come una dermatite da contatto. Piccole bollicine rosse compariranno sulla superficie della pelle, causando gonfiore e prurito. La dermatite può colpire anche delle aree del corpo lontane dalla zona di contatto diretto con la sostanza allergizzante. Con il passare del tempo, le manifestazioni cutanee possono diventare molto scomode e dolorose.

Perché compare?

La genetica è un fattore importante. Il sistema immunitario degli individui allergici riconosce il nichel come un qualcosa di estraneo. Una specie di scheggia che colpisce il corpo ed è per questo che lo combatte. Normalmente, dopo essere entrato a contatto con la pelle di persone allergiche, le reazioni e gli sfoghi cutanei arrivano dopo dodici massimo quarantotto ore. La sudorazione amplifica ed accelera la risposta allergica dell’individuo.

Dove si trova il nichel? In quali alimenti e oggetti?

Chi soffre di questa fastidiosa patologia, dovrà necessariamente modificare la sua dieta, in quanto sono molti gli alimenti che contengono il nichel. Vediamo quelli più comuni:

Cibi in scatola, asparagi, funghi, cipolle, spinaci, pomodori, lattuga, carote, legumi, farina integrale o di mais, pere, prugne, nocciole. Incriminati sono anche alimenti come mandorle, arachidi, tè, cacao e margarina. Quelli che invece contengono minime quantità di nichel e che possono essere consumati di tanto in tanto sono cavoli, cetrioli, farina 00, caffè, uova, olio d’oliva e riso brillato.

Questo metallo pesante è utilizzato in alcuni gioielli, nelle cerniere lampo e nei bottoni dei jeans. Comunemente, è presente anche in molti prodotti di metallo, inclusi gioielli d’oro e svariate leghe.  Una sostanza che si riscontra anche nelle monete, nelle chiavi, nei cacciaviti e nei gancetti per il reggiseno.

Come curare l’allergia al nichel?

L’allergia al nichel, essendo una reazione del sistema immunitario, non è curabile. L’arma migliore è la prevenzione. Il vostro medico di fiducia vi fornirà la giusta dieta e lo stile di vita più adeguato alle vostre esigenze. In caso di reazione particolarmente violenta è possibile assumere medicinali in grado di alleviare i sintomi ed accelerarne la risoluzione.

Se “Gonfiore addominale? Sei sicuro di non essere allergico al nichel?” vi è stato utile, leggete anche “Come riconoscere se si ha un’intolleranza o un’allergia alimentare“.