Abbiamo visto, negli ultimi articoli, come l’analisi ciclica possa fornire importanti indicazioni circa l’evoluzione del futuro trend di titoli, indici ed asset.
Oggi dedichiamo il presente articolo ad alcuni segnali relativi al trend di lungo termine del cross valutario euro dollaro.
Segnali grafici e ciclici sull’euro dollaro
Come nostra consuetudine, partiamo da un grafico.
Il seguente evidenzia i cicli di lungo termine, tracciati con semicerchi verdi.
Ovviamente, a differenza di altri asset, il rapporto euro dollaro non ha una lunghissima base storica di dati, in considerazione della sua data di nascita.
Ma già in questo periodo di tempo, sino ad oggi, ha dimostrato di esprimere sostanzialmente un ciclo di lungo della durata di circa 16 anni.
Notiamo una sostanziale analogia tra i due cicli ormai completati, anche nella forma assunta, caratterizzata da ampie escursioni di prezzo nei due sensi, e da un massimo formatosi nella prima metà del ciclo.
Ora ci troviamo in quello che dovrebbe rappresentare il terzo ciclo di tale durata, cominciato sul bottom del precedente ciclo a novembre 2016.
Nel ciclo in corso sono emersi alcuni segnali di conferma rialzista.
Segnali grafici di conferma rialzista
Lungo la trend line primaria rialzista, tracciata in nero, si sono formati due importanti minimi di medio termine, contrassegnati dai cerchi in giallo.
A partire da tale base riaccumulativa i corsi sono quindi ripartiti, recuperando un trend rialzista, sino a rompere la trend line ribassista di lungo termine, in corrispondenza della scadenza del primo sottociclo (rottura contrassegnata da cerchio giallo).
Questi sottocicli sono rappresentati dalla canonica suddivisione in quattro quarti di un ciclo, rappresentata dalle rette verticali nere.
Possiamo quindi notare, ancora una volta, l’analogia con il primo ciclo, quando la rottura di analoga trend line ha condotto l’euro dollaro in direzione di un altro massimo di lungo termine.
Segnali ciclici
Segnali più propriamente desunti dalla teoria ciclica sono i seguenti.
Il primo sottociclo aveva, in effetti, destato qualche dubbio sulla prosecuzione rialzista o sull’inversione ribassista del ciclo in corso.
Essenzialmente perché comunque il suo massimo si è formato nella prima metà.
Tuttavia, a conclusione del primo sottociclo, notiamo che non si è rotto al ribasso il minimo, da cui si è originato l’intero ciclo.
Inoltre, come evidenziato dalla freccia celeste, questo primo sottociclo ha comunque avuto chiusura superiore all’apertura, e quindi tende a spingere l’intero ciclo in direzione ancora rialzista.
Abbiamo quindi evidenziato, nel presente articolo, segnali grafici e ciclici sull’euro dollaro, a conferma di un trend di lungo tuttora rialzista.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT“