Secondo uno studio parlare male degli altri fa bene alla salute

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A chi non è mai capitato di ritrovarsi con gli amici e spettegolare sul vestito di una collega o svelare il segreto di un conoscente. Il pettegolezzo, per essere chiamato tale deve riguardare una terza persona, conosciuta e assente.

Impossibile negarlo: il chiacchiericcio frivolo e innocuo piace a tutti, indistintamente dal sesso e dall’età. La soddisfazione sta proprio nel condividere quello che neanche noi dovremmo sapere. Anche per questo, secondo uno studio parlare male degli altri fa bene alla salute.

Il pettegolezzo fa bene e lo dice la scienza

Secondo uno studio condotto da Robin Dunbar, antropologo e psicologo dell’Università di Oxford, i pettegolezzi sono salutari. Ciò che distingue l’uomo e lo differenzia dalle altre specie, è, tra le altre cose, proprio il gossip.

Un ulteriore studio condotto dalla South China Normal University, sembra aver dimostrato che spettegolare fa bene alle sinapsi del cervello.

Altre conferme su quanto il gossip faccia bene, arrivano anche dall’Università del Texas e dell’Oklahoma. Sparlare degli assenti avvicina i due interlocutori. Paradossalmente, le persone si sentono più unite quando parlano male di qualcuno.

I vantaggi

Secondo uno studio parlare male degli altri fa bene alla salute. E in alcuni casi ci rende anche felici. Il motivo è molto semplice: il pettegolezzo favorisce la coesione sociale e la complicità. Sempre secondo gli specialisti, parlare degli altri in loro assenza rafforza l’amicizia e il legame con l’interlocutore.

Porta alla creazione di gerarchie ristrette: la persona che parla male cerca di emergere. Acquista credibilità e potere. Inoltre sembra faccia bene anche a livello psicologico: si trova conforto nel sapere che agli altri, come spesso a noi, le cose non vanno nel verso giusto. E questo aumenta l’autostima personale.

Spettegolare non è solo roba da donne. Se le donne ci mettono in media tre ore per svelare una confidenza, al 50% degli uomini bastano pochi minuti.

Certo non è piacevole essere l’oggetto del pettegolezzo. Naturalmente si parla sempre di chiacchiericcio frivolo e non dannoso. Di “chiacchiere da bar” che non recano, si spera, male a nessuno.