Secondo la scienza, il caffè può proteggere il cervello da alcune malattie. Basta solo sapere quale scegliere

caffè

Il caffè è un alimento che non manca mai nelle case degli italiani. È davvero difficile, infatti, trovare un concittadino che non inizi la sua giornata con una tazza calda di questa bevanda. E anche durante il resto del giorno, è tipico per tantissime persone continuare a prendere un po’ di caffè. Questo per restare svegli ed energici. Ma spesso questa bevanda viene additata perché non salutare. Ma alcuni ricercatori hanno voluto sradicare questa credenza, apparentemente infondata. Infatti, secondo la scienza, il caffè può proteggere il cervello da alcune malattie. Basta solo sapere quale scegliere.

La ricerca scientifica che dimostra come il caffè possa proteggere il cervello

Gli studiosi hanno voluto dimostrare tutti i benefici del caffè sul cervello umano. La Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston ha condotto una prima ricerca. A seguire, uno studio del 2016 dell’Università di Ulster di Coleraine ha dimostrato come il consumo di questa bevanda garantisca una protezione non indifferente dai disturbi cognitivi. E ora la conferma arriva dai ricercatori della Krembil Brain Institute di Toronto. Gli scienziati si sono concentrati sulle diverse tipologie di caffè, analizzandone tre in particolar modo e trovando la sostanza contenuta nel caffè che potrebbe aiutare il cervello umano. Infatti, secondo la scienza, il caffè può proteggere il cervello da alcune malattie. Basta solo sapere quale scegliere.

I risultati della ricerca scientifica

Lo studio dell’Università di Toronto è stato pubblicato sulla nota rivista Frontiers in Neuroscience. E i risultati della ricerca parlano chiaro. I benefici che il caffè può apportare al cervello dipendono da alcuni composti specifici che si vengono a formare nel momento della tostatura. Questi sono i fenilindani, che riescono a inibire un accumulo di proteine beta-amiloide e tau, che sono tossiche per il cervello. Secondo una delle ricercatrici, la Dottoressa Weaver, un tempo di tostatura piuttosto lungo può favorire la creazione di questi fenilindani, che potrebbero addirittura proteggere il cervello da malattie come Parkinson e Alzheimer.

Dunque, i ricercatori consigliano di scegliere caffè con tempi di tostatura davvero elevati. Le ricerche sono ancora in corso e il Dottor Mancini, che ha preso parte allo studio, ha sottolineato come ci vorrà ancora qualche tempo per poter usare questi composti come cure effettive.

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