Se una figlia adolescente lamenta dolori, fitte e un ciclo troppo forte le cause potrebbero essere queste malattie poco conosciute

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Fitte dolorose per la zona pelvica, impegnative da gestire e difficili da identificare. Sono questi i tratti distintivi di vulvodinia ed endometriosi, malattie invisibili della sfera intima femminile.

Le due patologie, diverse per tipo di terapia, sono definite proprio “invisibili” perché presentano delle difficoltà nella diagnosi. Nella maggior parte dei casi, infatti, questa avviene dopo un lungo periodo e diverse analisi.

Questo accade anche perché spesso le donne tardano a rivolgersi a uno specialista, ritenendo naturale in alcuni momenti della vita provare dolore pelvico. Proprio come accade durante il ciclo mestruale. Purtroppo, però, a causa di queste malattie la qualità della vita peggiora.

L’endometriosi è inserita addirittura nei livelli essenziali di assistenza, con visite e terapie rimborsabili dal Servizio sanitario nazionale. Per la vulvodinia, invece, la strada da fare è ancora tanta. Ecco perché bisogna fare attenzione se una figlia adolescente lamenta dolori intimi e nella zona dei genitali.

La vulvodinia colpisce il 12-15% delle donne, secondo i dati dell’Associazione italiana vulvodinia. Si tratta di un dolore pungente della zona vulvare che, in assenza di infezioni o altre condizioni mediche, potrebbe essere spontaneo o provocato da rapporti sessuali. Anche visite ginecologiche e attività fisica possono scatenare i dolori. I sintomi possono essere costanti oppure intermittenti.

Se una figlia adolescente lamenta dolori, fitte e un ciclo troppo forte le cause potrebbero essere queste malattie poco conosciute

Altrettanto problematica è l’endometriosi. I dati del ministero della Salute stimano che circa tre milioni di donne in età fertile ne siano affette. L’endometriosi è dovuta a una crescita anomala dell’endometrio, il tessuto interno dell’utero, che si localizza all’esterno dell’organo. Soprattutto in ovaie, vescica e intestino.

Questo provoca un’infiammazione cronica che porta a un forte dolore durante il ciclo mestruale, che si accentua mese dopo mese. La patologia può dare anche problemi di fertilità, per via di alcune aderenze che si possono formare all’interno dell’addome o per gli alti livelli di sostanze che a volte modificherebbero la capacità riproduttiva della donna. Tra queste, ad esempio, le prostaglandine.

Le possibili cause

Nel caso della vulvodinia, si ritiene che le cause siano danni o irritazioni dei nervi della vulva, che a sua volta portano a contrazioni dei muscoli del pavimento pelvico innescando dolore. Anche infezioni vaginali o alla vescica possono essere alla radice del problema.

L’endometriosi, invece, sarebbe causata, secondo le ipotesi più accreditate, dalla cosiddetta mestruazione retrograda. Parte di sangue mestruale risale verso l’addome tramite le tube invece di uscire dal canale cervicale, impiantandosi fuori dall’utero. Questo può verificarsi in casi di deficit immunologico. In ogni caso, è importante non sottovalutare i segnali d’allarme, specie nelle adolescenti, e rivolgersi a uno specialista per effettuare gli esami del caso.