Cosa succederà alla mia pensione se non verso i contributi INPS? La risposta è molto semplice. Ed è quella per cui la pensione per il lavoratore sarà più bassa. Ma se non verso i contributi INPS cosa rischio? La domanda è pertinente. In quanto versare all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale i contributi è un obbligo. Che è fissato e previsto dalla legge.
Se non verso i contributi INPS cosa succederà alla mia pensione? E di chi è la colpa?
Se la persona occupata è un dipendente, allora la responsabilità è del datore di lavoro. Che è obbligato per legge a versare all’INPS i contributi per la pensione dei propri dipendenti. Il lavoratore può verificare in proprio sei sui contributi versati c’è un ammanco. Di qualche mese o addirittura di anni. Lo può fare recandosi sul territorio presso uno sportello dell’istituto di previdenza. Oppure può verificare tutto online dal sito Internet dell’INPS munito di codice PIN. Oppure se in possesso dell’identità digitale SPID.
Cosa deve fare il lavorare se rileva un ammanco sui contributi previdenziali da versare
Non versare i contributi previdenziale è un’inadempienza per quanto detto. Ed è passibile di sanzioni con implicazioni anche di natura penale. In caso di buchi contributivi il lavoratore può segnalarlo. Dopodiché l’INPS insieme all’Agenzia delle Entrate avvierà l’iter di legge. Che prevede, dopo le verifiche, l’invio di una lettera di diffida al datore di lavoro. Oppure al legale rappresentante.
I discorsi fatti per il datore di lavoro valgono chiaramente pure per le attività di lavoro autonomo. In questo caso spetta al titolare di partita IVA versare in proprio i contributi previdenziali all’INPS. Per gli importi previsti e rispettando le scadenze di versamento. Basti pensare che non versando i contributi può scattare l’illecito penale. Così come è emerso dalla sentenza numero 39470/2012 della Corte di Cassazione.