L’eurphobia milii, la kalanchoe, l’adenium, l’aloe, l’echinocactus sono tutte specie appartenenti alla meravigliosa famiglia delle piante grasse. Alcune sono caratterizzate da magnifici fiori, che donano colore e rendono magiche le zone della nostra casa. Le piante grasse sono apprezzate sia dai neofiti che dai pollici verdi, per la loro varietà e per la facilità con cui si curano. Ovviamente ne esistono un’infinità di specie e, nella maggior parte dei casi, sono sufficienti pochi passi per poterle mantenere al meglio. Tra sfumature, forme e dimensioni, le piante grasse spesso decorano gli angoli delle nostre case, donando una gradevole sensazione esotica. Tuttavia, se le nostre piante grasse ingialliscono e fanno fatica a produrre colorati fiori, stiamo commettendo qualche errore o le stiamo curando in maniera sbagliata.
Esigenze
Quando ci avviciniamo alle piante grasse, soprattutto se ne siamo estranei, dovremo prestar attenzione, oltre che alle differenti caratteristiche, anche alle loro esigenze.
Molte volte tendiamo a sottovalutare o dare per scontate le abitudini ideali della pianta, commettendo errori di coltivazione che potrebbero nel tempo causare seri danni. In questo senso, spesso, abituati a dare per scontato che le piante grasse siano facili da coltivare, ci approcciamo ad esse con troppa sufficienza. Dunque, prima di portare nelle nostre case una pianta grassa, è buona regola conoscerla al meglio, poiché le esigenze possono variare da specie a specie.
Se le nostre piante grasse ingialliscono o non fioriscono, potrebbe essere a causa di questo banale errore che spesso commettiamo
Ad esempio un errore frequente, che potrebbe causare l’ingiallimento delle foglie o la mancata fioritura, riguarda la posizione sbagliata delle piante nelle nostre case. Può capitare infatti che, pur di decorare una specifica zona, sistemiamo la pianta in maniera disordinata, senza ragionarci su. In tal caso, la pianta con il passare del tempo potrebbe soffrire per mancanza di luce o, al contrario, per la troppa luce. Per alcune specie, gli angoli troppo bui potrebbero creare seri danni. Tuttavia, anche il contatto diretto con la luce naturale e artificiale potrebbe essere decisamente nocivo. In alcuni casi, anche le zone d’ombra sarebbero da evitare. Infatti, se la pianta è esposta in un punto errato della casa, potrebbe ammorbidirsi, ingiallirsi e infine deteriorarsi in maniera definitiva.
Inoltre, se la pianta non riceve la giusta quantità di luce giornaliera potrebbe soffrirne e questa situazione potrebbe causare la non fioritura. Infatti, prima di sistemare la pianta, dovremmo argomentarci sulla sua posizione ideale, valutando al meglio i punti luce e gli angoli della nostra casa.
Contatto diretto
Un’altra zona da evitare è il contatto diretto con le fonti luminose artificiali. In tal senso, posizionare le piante grasse nel nostro salotto o in cucina vicine a lampade e lampadari, potrebbe essere un grave errore. Pertanto, prima di organizzare un meraviglioso angolo verde in casa, dovremo valutare in maniera attenta gli angoli luce ed eventuali posizioni alternative. Potremmo fare delle prove, osservando per qualche giorno le zone dove vogliamo posizionare le piante. Dunque, dobbiamo tener presente che non tutte si adattano in egual modo ai nostri ambienti domestici.
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