La pressione arteriosa è uno dei principali fattori di rischio dell’età adulta. Monitorarla dopo una certa età è importante, in quanto, se supera certi limiti, provoca danni all’apparato cardiovascolare. Si tratta di una vera e propria patologia, attraverso la quale si misura lo stato di salute di una persona.
Sul piano descrittivo, con questo termine si indica la pressione che il cuore genera, con le sue contrazioni. Attraverso questo meccanismo, il cuore pompa e fa circolare il sangue in tutto il resto del corpo. Sicché, quando detta pressione presenta valori persistentemente elevati, si parla di ipertensione.
Ma, quali sono le conseguenze di questa patologia? Ebbene, esse possono essere molto serie. Ciò in quanto se la pressione arteriosa andasse in tilt potrebbe travolgere la salute di questi importanti organi. Iniziamo con il descrivere, più nel dettaglio, quali possono essere le conseguenze dannose e gli organi interessati.
Se la pressione arteriosa andasse in tilt potrebbe travolgere la salute di questi importanti organi
Come indicato, a lungo andare, l’ipertensione danneggia l’apparato cardiovascolare. Questo perché le pareti delle arterie diventano più rigide e i piccoli vasi sanguigni si restringono. Di conseguenza, aumenta la probabilità di sviluppare l’aterosclerosi e l’insufficienza renale.
Inoltre, provoca danni alla vista, esponendo anche ad un maggiore rischio di infarto e ictus. In ogni caso, nel tempo, può provocare un affaticamento del cuore, che tende a ispessirsi ed essere meno efficiente.
Essa, è spesso provocata da uno stile di vita e da un’alimentazione scorretti. Pertanto, si può fare in modo di prevenirla, prima che sia necessario ricorrere ai farmaci. Partiamo dall’alimentazione. 1) Anzitutto, è consigliabile limitare l’uso di sale, alcool e caffè, che generalmente comportano un aumento della pressione arteriosa. Di contro, occorre assumere molta frutta e verdura.
Altre regole da seguire
2) Altra importante regola è tenere sotto controllo il peso. Non a caso, le persone in sovrappeso e gli obesi hanno una maggior probabilità di sviluppare l’ipertensione. Questo perché il cuore ha bisogno di maggiore pressione per svolgere la sua attività di pompaggio e raggiungere tutti i tessuti. 3) Fare regolare attività fisica. Il movimento svolto regolarmente, infatti, contribuisce a una pressione regolare. 4) Evitare fonti di stress di ogni tipo. Questo perché stress, ansia e preoccupazione, specie se prolungati o frequenti, incidono negativamente sulla pressione arteriosa. 5) Non fumare. Se, poi, tutti gli accorgimenti e le buone abitudini non dovessero bastare, bisogna rivolgersi allo specialista. Ciò, al fine di intraprendere una terapia farmacologica, per il controllo dei valori della pressione arteriosa.
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