Se la pianta di avocado non fa frutti bisogna agire così per far moltiplicare il raccolto

avocado

Da qualche anno a questa parte, questo frutto è un protagonista sempre più importante delle tavole. Le sue caratteristiche nutrizionali non sono indifferenti e sempre più persone si dilettano nella sua coltivazione. Si tratta, infatti, di una meravigliosa pianta ornamentale che, nelle mani dei più esperti, riuscirebbe anche a fruttificare bene.

Il frutto ha una polpa verde e un sapore delicatissimo che lo rendono una vera risorsa, ma non solo in cucina. L’avocado è noto, infatti, anche per un altro suo fenomenale potere colorante, che ha poco a che fare con l’alimentazione.

Ma un problema assilla molti dei coraggiosi coltivatori di questa pianta. Perché una bella pianta di avocado, folta e rigogliosa, spesso non riesce a fruttificare.

Qualche curiosità al riguardo

Un aspetto particolarissimo dell’avocado è che il suo fiore possiede sia componenti maschili che femminili, che renderebbero possibile l’auto-impollinazione. Tuttavia, ha bisogno della vicinanza di un’altra specifica pianta per attivare il processo genetico che porterà alla produzione dei frutti.

Sembrerebbe possibile individuare 2 grandi gruppi della pianta di avocado. Al primo gruppo appartengono le specie nei cui fiori, al mattino, sono attivi solo gli organi femminili. I maschili, se pur presenti, restano inattivi anche dopo l’apertura del fiore. Questo aiuterà a capire perché se la pianta di avocado non fa frutti bisogna agire così.

Il fiore tornerà a lavorare con le componenti maschili solo il pomeriggio del giorno seguente.

Quelle del secondo gruppo seguono esattamente il processo contrario. Il fiore della pianta è maschile al mattino e femminile al pomeriggio del giorno successivo. Ecco perché le piante dei 2 gruppi sono complementari.

Se la pianta di avocado non fa frutti bisogna agire così per far moltiplicare il raccolto

I fiori sono femmina se risultano aperti per ricevere il polline, mentre quelli maschi sono tipicamente più chiusi. Basterà solo osservare se l’apertura avviene il pomeriggio o la mattina per determinare a quale dei 2 gruppi appartiene la pianta.

Per ottenere una fruttificazione soddisfacente occorrerà avere almeno anche una pianta del gruppo opposto alla propria. La distanza ideale tra le piante dei due gruppi è di circa 40 o 50 centimetri. Se le piante sono molto distanti, meglio procedere per innesto.

Una volta compreso questo procedimento, la pianta inizierà a produrre meravigliosi frutti, oltre a essere bella e rigogliosa. Meccanismi come questi confermano, ancora una volta, il perfetto funzionamento della macchina della natura.

Per approfondire 

Coltivare in vaso il cavolfiore a palla di neve o viola è davvero facile anche sul balcone con questi trucchetti