Se il tempo non basta mai questo metodo di studio o di lavoro ci potrebbe far sopravvivere all’affaticamento primaverile

stanchezza

In un momento in cui la stanchezza tipica del cambio stagionale si fa sentire, le energie vanno dosate. Le cose da fare sono sempre molte e gli impegni da onorare ancor di più. Per non finire irrimediabilmente sopraffatti dai doveri e da liste dei “to do”, ecco un metodo per uscirne vittoriosi.

Il metodo Ivy Lee

Potremmo definire questo metodo come “l’anti-multitasking”. Cosa significa? In questi anni siamo stati spinti ad essere sempre più multitasking. Dobbiamo cioè essere sempre in grado di gestire e risolvere più problemi in contemporanea. Ivy Lee è un imprenditore che nel 1918 inventò questo metodo omonimo per portare a termine i propri compiti senza esserne sopraffatti. Vediamone i capisaldi.

Se il tempo non basta mai questo metodo di studio o di lavoro ci potrebbe far sopravvivere all’affaticamento primaverile

Secondo Ivy Lee occorre annotare le 6 cose più importanti da portare a termine durante la giornata. Queste andranno solo ed esclusivamente messe in ordine di priorità.

Secondo passo è lavorare sul primo obiettivo e quando sarà raggiunto depennarlo dalla lista. Solo quando un compito sarà portato a termine potremo passare a quello successivo. Se a fine giornata non avremo concluso tutti e 6 i punti della lista, non ci saranno problemi. I compiti non svolti diventeranno i primi della lista l’indomani.

I vantaggi

Con questo metodo si ridurrebbe lo stress decisionale. Purtroppo al giorno d’oggi siamo bombardati da informazioni e aggiornamenti continui che possono farci modificare le nostre priorità. Avendo già sbrigato tutti gli oneri della decisione delle priorità alla mattina, la giornata scorrerà più leggera.

Il sistema multitasking, per molti potrebbe rivelarsi fallimentare. Come quando apriamo troppo schede del pc, la mente potrebbe non essere efficiente con troppi task aperti. Anche scorrere infinite liste di attività da concludere non porterebbe grandi risultati. Al contrario vedere molteplici compiti non conclusi potrebbe intaccare l’autostima personale.

Aggiornamento

Questo modello decisionale è stato elaborato da Lee circa un secolo fa quando anche le email erano utopia figuriamoci le notifiche push. Una rivisitazione in chiave 2.0 viene proposta da alcuni esperti inglesi. Ricordiamoci di includere sempre nella lista dei 6 punti, la risposta alle email perché non è n’attività da poco. Va quindi inserita nei 6 punti perché richiede tempo ed energia come qualsiasi altra attività.

Se il tempo non basta mai proviamo questo metodo, potrebbe davvero aiutarci ad affrontare meglio lo stress.

Lettura consigliata

La Matrice di Eisenhower o di Covey