Se i titoli azionari sono sottovalutati perché continuano a scendere? Cosa deve sapere il risparmiatore

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Se i titoli azionari sono sottovalutati perché continuano a scendere?  

Ci sono due principali motivazioni per cui questo accade. La prima è che il pessimismo dovuto all’epidemia di coronavirus pervade i mercati mondiali. La seconda è che questi ultimi, da tempo, sono in mano più agli algoritmi che agli uomini che quegli algoritmi li hanno creati. Approfondiamo il tutto.

Se i titoli azionari sono sottovalutati perché continuano a scendere? Il pessimismo influenza i mercati.

In prima istanza, i mercati scendono perché vedono che sempre più persone nel mondo si stanno ammalando e, di conseguenza, stanno morendo.

I mercati sono cinici. Vendono quando sentono che c’è incertezza, paura. E, così facendo, generano panico, di cui continuano ad alimentarsi. Il tutto continua fino a quando non c’è più niente da vendere, e si arriva a quella che, in gergo tecnico, si chiama “capitolazione”. La disperazione ormai abbonda, vendono anche i retailer, che fino ad allora magari erano stati fermi, non sapendo cosa fare. Vengono scaricate le ultime posizioni libere… e si può, in ultima istanza, ripartire.

In questi giorni circolano poche notizie positive. Che ci sono, badate bene. In tutto il mondo, è quasi epico lo sforzo che i principali centri di ricerca stanno facendo per trovare un vaccino. Allo stesso modo, le aziende farmaceutiche sono impegnate in una strenua ricerca di medicinali che servano a contrastare i sintomi della polmonite virale indotta dal coronavirus. E diversi successi si stanno ottenendo anche in Italia. Però… sono troppe di più le notizie negative. Oltre al virus ed ai problemi che genera in quanto tale, i governi ci mettono del loro.

Si litiga all’interno del Congresso americano, che dovrebbe invece approvare senza indugio un piano da almeno 2 trilioni di dollari che aiuti i dipendenti ed i consumatori USA. Si litiga all’interno dell’Unione Europea, che dovrebbe approvare un vero e proprio cambio di passo, degli Eurobond denominati “Coronabond”. Questi sarebbero debito condiviso da tutti i paesi, ma in pratica garantito dalla Germania, e andrebbero certamente a ruba.

Le Borse vogliono di più

Insomma, le risposte ci sono state ma i mercati, dei quali siamo tutti schiavi, è bene ricordarlo, vogliono di più. Non più solo politica monetaria, ma anche quella fiscale. Soldi direttamente ai cittadini ed alle imprese, non alle banche ed alle istituzioni finanziarie.

Se i titoli azionari sono sottovalutati perché continuano a scendere? Gli algoritmi tengono in scacco i mercati

Forse non lo sapete, ma oltre l’80% degli scambi giornalieri, al mondo, è fatto da sistemi automatici, non da uomini. Tutti quelli che vedete davanti agli schermi nelle sale trading delle società, o sul “floor” di Wall Street, sono solo una parte estremamente minoritaria degli operatori. Gli algoritmi di compravendita sono i veri signori dei mercati, istruzioni matematiche senza alcuna anima, che setacciano la rete alla ricerca di informazioni da utilizzare per le loro operazioni. E, quando tutto va bene, contribuiscono anche a creare bolle o euforia. Quando tutto va male, non c’è limite al panic selling che possono generare. E chi li ha creati, comunque, guadagna. La Virtu Financial, regina dei sistemi automatici di trading, è tra le società che hanno perso di meno, in questi giorni, oltre ad aver copiosamente guadagnato sulle commissioni di acquisto e vendita.

Ecco, adesso siamo in questa fase. Anche se diverse Borse europee proibiscono le vendite allo scoperto, In America ancora sono permesse. E lo stesso in Gran Bretagna. E quando un programma setaccia i social alla ricerca di keyword per sapere cosa fare, cosa volete che trovi di questi tempi? Pessimismo od ottimismo? Paura o speranza?

I mercati continueranno a scendere finché non ci saranno reali segnali di inversione di tendenza. Prima ancora che della pandemia, della gestione della cosa pubblica e privata da parte dei governi.