Quando ci prendiamo cura dei fiori dobbiamo rispettare alcune regole generali di manutenzione. Nel periodo che dà il benvenuto alla primavera iniziano a sbocciare con eleganza molte piante acidofile. Tra le più belle che possiamo ammirare su balconi e davanzali ci sono camelie e azalee.
Queste due specie vegetali hanno in comune la vivacità dei colori e per questo sono tra le preferenze di chi ha il pollice verde. È però altrettanto vero che, senza le attenzioni dovute, potrebbero facilmente andare incontro a problemi di salute.
Se camelie e azalee non fioriscono o presentano un fogliame spento e giallognolo, la colpa sarebbe da imputare a diversi fattori. I responsabili potremmo anche essere noi stessi, soprattutto quando ci dedichiamo alla loro innaffiatura.
Regole generali per una corretta irrigazione
Innaffiare le piante è importante tanto quanto concimare o trovare la posizione più adatta alla loro crescita. Prima di procedere con l’acqua, bisogna però verificare le condizioni del terreno. I nemici numero uno di camelie e azalee sono i ristagni idrici. In un terreno poco drenante, anche una modesta quantità di acqua potrebbe causare marciume radicale.
Un buon metodo che ci permette di capire quando irrigare è controllare il colore del terreno. Se ancora scuro, aspettiamo prima di procedere con altra acqua. Allo stesso tempo, però, assicuriamoci di mantenerlo piuttosto umido e mai arido o secco. Questo compito è importante soprattutto nella fase di fioritura delle nostre piantine.
Tuttavia, oltre all’irrigazione le cause dell’indebolimento di questi vegetali potrebbero essere altre. Si potrebbero nascondere alcune malattie, un’esposizione sbagliata o un terreno povero di sostanze nutritive.
Se camelie e azalee non fioriscono e hanno foglie gialle è per questo errore comune che molti compiono con l’acqua
Innaffiare correttamente le piante non significa solamente azzeccare le giuste quantità di acqua da versare nel terreno. Infatti, conta anche la tipologia di liquido che si utilizza allo scopo. Sicuramente molti di noi useranno l’acqua del rubinetto, ma potrebbe non essere la scelta migliore.
Perché? Semplice, azalee e camelie sono piante acidofile e per questo hanno bisogno di un terreno con una buona acidità. Un’acqua calcarea come quella che usiamo per lavare i piatti o le mani potrebbe modificarne la composizione.
Se non vogliamo intaccare i livelli di pH, che dovrebbero restare bassi, e assicurare il giusto nutrimento alle piantine, dovremmo usare acqua distillata o piovana. Se proprio non possiamo fare a meno dell’acqua di casa, prima di utilizzarla fresca bolliamola, oppure lasciamola riposare per una notte. Servirà ad ammorbidirla e renderla più idonea per le piante.