Se Berlusconi ha torto, Keynes non capisce niente di economia

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Se Silvio Berlusconi ha torto,  allora Keynes non capisce niente di economia.

Chi è J.M. Keynes? J.M. Keynes (1883-1946) è il più grande economista dell’età contemporanea.

Il creatore delle politiche che  hanno risolto i problemi della grande depressione e che hanno preso il suo nome.

La sua visione della politica economica di un paese  era fondata sul principio della domanda aggregata, ed in particolare sui consumi. In un periodo di crisi, il reddito nazionale si contrae e conseguentemente questo influisce sui consumi globali.

 In parole povere, la gente non ha soldi e non può spendere.

La soluzione, lo stato doveva effettuare politiche anticicliche per contrastare la caduta del reddito nazionale e quindi del PIL.

Quindi è solo lo stato che deve spendere al posto dei cittadini che in un periodo di crisi economica non possono farlo.

Attraverso il principio del “ Deficit Spending ”  solo lo stato può effettuare politiche di spesa in un periodo di crisi, quindi aumentare la spesa pubblica e ovviamente il debito governativo.

Il deficit così creato sarebbe rientrato successivamente  negli anni  futuri con il superamento della crisi economica.

Tutto questo è sbagliato? A mio parere no!!!

Se Berlusconi ha torto, Keynes non capisce niente di economia

Cosa chiede Berlusconi? Visto che i coronabond non arriveranno  mai! ( io lo avevo già predetto e scritto in un altro articolo) fare ricorso al MES ( fondo salva Stati) per la parte meno vincolante. Questa enorme massa di finanziamenti, a tassi inferiori al mercato, destinarli alla spesa pubblica relativa ad infrastrutture ospedaliere quali: nuovi ospedali,  ristrutturazione di quelli vecchi, nuove dotazioni tecnologiche, aumenti salariali ecc.

In questo modo si metterebbe in circolo una quantità di denaro che potrebbe  far ripartire il ciclo virtuoso degli investimenti.

Inoltre Berlusconi, a differenza di voci nel governo, esclude assolutamente il ricorso a nuove tasse nel periodo, in particolare quelle straordinarie e sul risparmio. In quanto queste avrebbero  la conseguenza di ridurre ancora di più il reddito nazionale.

Lo stesso Mario Draghi recentemente ha affermato che la cosa meno preoccupante, per adesso, è il debito pubblico. La ricetta di Draghi:  più debito pubblico. Sussidi e stop alle tasse.

Il Prof. Draghi,  non mi sembra, a differenza di altri, uno sprovveduto.

Il Governo cosa aspetta?