Scontro di setup sullo scenario internazionale!

Portofino

Dedichiamo questo articolo ad alcuni particolari aspetti, che stanno caratterizzando l’evoluzione del quadro dinamico dei mercati azionari, in particolare mettendo a confronto Dow Jones e FIB (future sull’FTSE MIB).

I corsi del future Ftse Mib hanno trovato un rilevante punto di minimo in prossimità dell’area obiettivo da noi individuata (previsto 20400, realizzato 20385) e hanno quindi intrapreso una dinamica rialzista in corrispondenza di un setup di top or bottom di un certo rilievo.

Non a caso, seguendo la dinamica dei setup temporali con Top or bottom, notiamo una precisa sequela di punti di inversione, conforme alla previsioni del metodo, sequela che ora ha portato i corsi in corrispondenza di un potenziale setup di top nella seduta odierna, con rilevanza in ottica di medio/lungo termine.

Infatti, una conferma ribassista del setup settimanale in corso, sul Fib, proietterebbe negatività almeno sino alla penultima o ultima settimana del mese di aprile e, salvo automodifiche del frattale, a sua volta, tale circostanza, seguendo una logica concatenazione di causa-effetto, avrebbe effetti decisamente negativi, tali da proiettare negatività almeno, sino a Giugno, ed in tal caso la situazione tecnica risulterebbe decisamente compromessa, con una pesante ipoteca sulle possibilità rialziste di lungo.

Per avere una piena conferma di tale scenario occorre, naturalmente, aspettare la chiusura settimanale, ma possiamo dire che, salvo una ripresa delle quotazioni, l’attuale configurazione di diversi metodi è negativa, sul time frame settimanale in corso, da Top or bottom a Fei, mentre anche il TC2 settato settimanalmente sta peggiorando la propria impostazione.

Sul piano grafico, da osservare che peraltro i corsi hanno già interessato resistenze di un certo rilievo, compresa la retta di resistenza di lungo originatasi sui massimi del 2007.

Per certi versi, anche il Dow Jones presenta una situazione delicata, potenzialmente ribassista.

Sul piano grafico, notiamo l’interessamento dell’area di resistenza, che già aveva intercettato il massimo del mese di febbraio, e su cui si erano formati altri rilevanti massimi di medio periodo, come avevamo sottolineato in un precedente articolo.

Tuttavia, la situazione si presenta decisamente migliore del Fib, applicando taluni metodi, a partire da Top or bottom.

Sul time-frame mensile, a differenza del Fib, il Dow Jones presenta un potenziale setup di continuazione rialzista, da tipica automodifica, anche se tale aspetto potrà essere pienamente confermato solo in chiusura del time frame.
Ma anche sul setup settimanale, prevale a tutt’oggi l’impostazione rialzista.
Il setup settimanale, infatti, salvo diversa indicazione da parte della chiusura, pare confermare una prosecuzione rialzista, e tale impostazione è confermata da FEI e TC2 settati sul settimanale.

Quale trend prevarrà?

Ferma rimanendo l’importanza della chiusura della settimana, per avere una piena conferma, o meno, dei segnali in corso, statisticamente possiamo dire che tende a prevalere la tendenza statunitense e, quindi, se sarà confermato il trend dianzi indicato, non verrà negata la valenza del rialzo intrapreso in prossimità dei minimi da noi individuati.

Richiamando un articolo della scorsa settimana, ricordiamo, inoltre, che sempre il Dow Jones pare indicare non ancora terminata la fase rialzista intrapresa a marzo 2009.
Non ci resta che seguire l’evoluzione dei corsi, attenti alle indicazioni di conferma o di inversione del trend.

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