Nell’articolo di ieri ho evidenziato diversi scenari di crisi internazionale.
Approfondiamo quindi taluni aspetti.
Situazione italiana e scenari
La curva dei rendimenti non sta subendo particolari timori di difficoltà sul fronte della finanza pubblica.
Pertanto il rischio di una fase stagnante o recessiva è più che altro legato al contesto e agli scenari internazionali, soprattutto in relazione alle dinamiche dell’economia tedesca.
Tuttavia alcune peculiari situazioni italiane possono rappresentare particolari cause endogene o conseguenze specifiche, che potrebbero impattare sulla nostra situazione.
Uno dei motivi che, da sempre, non incoraggiano gli investimenti in Italia, è ad esempio la situazione della giustizia.
Troppo spesso si sente parlare di questa o quella riforma, che dovrebbe migliorare le cose.
Ma la realtà è che anche la migliore delle leggi possibili a poco serve, se sono carenti le strutture che dovrebbero applicarla.
Per poter godere di un ragionevole contesto di certezza giuridica, ad esempio bisognerebbe poter contare sul fatto che quando taluno viene condannato in sede penale con sentenza definitiva, sia poi assoggettato all’esecuzione della pena.
Ma in diverse realtà italiane questo non avviene.
Per il semplice motivo che non è presente un sufficiente numero di operatori giudiziari, che consenta l’esecuzione delle sentenze.
Scenari dei mercati ed il nodo della giustizia in Italia
Pertanto una situazione che nulla ha a che fare, come notiamo, con la prescrizione dei reati, di cui tanto si parla, perché dopo un certo tempo, comunque in genere la pena non eseguita si prescrive.
E quindi, un imprenditore che volesse essere garantito, ad esempio, nei confronti di reati economici, quale garanzia ha, se rischia che gli eventuali colpevoli siano poi lasciati a piede libero, come si usa dire?
Ma anche le modalità con cui si vorrebbero regolare certe materie lascia intravedere situazioni critiche e di mancato raggiungimento di certi obiettivi.
I dubbi sulla crescita economica stanno già mettendo in forse strumenti come reddito di cittadinanza o quota 100.
Ma consideriamo anche solo le possibili modalità di applicazione di una misura come il reddito di cittadinanza.
Pare che il lavoro che dovrebbe essere accettato per usufruire della misura, possa essere situato anche a centinaia di chilometri di distanza.
E molti, quindi, rinuncerebbero.
Questa modalità non nasconde forse una sorta di alibi, per agevolare la mancata accettazione, e quindi non doverlo poi corrispondere?
Aggiungiamo poi le diatribe tra i due partners di governo.
Tutti elementi che, certo, non contribuiscono a quel clima di chiarezza, che sarebbe auspicabile quale presupposto per una fase di sviluppo economico.
Brexit fra gli scenari dei mercati
Tra le varie situazioni di crisi, vorrei concludere con la Brexit.
Dopo la bocciatura dell’accordo proposto dalla May, si aprono scenari all’insegna di una sostanziale incertezza.
Anche solo l’approvvigionamento dei medicinali pone diversi interrogativi, unitamente a tutte le altre incertezze che derivano dal mancato accordo.
E, ancora una volta, non può non essere sottolineato come le situazioni di incertezza siano tutt’altro che favorevoli a periodi di espansione.
Sintetizzando, possiamo dire che anche situazioni contingenti o di vecchia data, stanno negativamente influendo sul sentiment delle proiezioni economiche.
Non si prospetta un periodo facile, e diverse curve dei rendimenti hanno già da tempo preannunciato scenari di questo tipo.