In questi giorni tiene banco in campo economico una serie di riunioni delle principali Banche centrali.
Cosa decideranno? E sarà l’inflazione a determinare le sorti dei mercati?
Noi non crediamo, o meglio.
Non sarà l’inflazione o una nuova stance di politica monetaria, all’insegna di manovre restrittive, ad invertire il trend di fondo dei mercati.
Un altro convitato di pietra sta prendendo il posto dell’inflazione, peraltro assumendo un rilievo decisamente superiore. È tale da poter sconvolgere non solo equilibri finanziari, ma anche geopolitici e strategici a livello mondiale.
Parliamo ancora una volta della Russia e della possibilità di un conflitto su larga scala che origini da un attacco nei confronti dell’Ucraina, con annessi e connessi.
Ma da cosa nasce questo rischio?
E cos’ha a che fare con l’ex URSS?
Scenari geopolitici verso nuovi teatri di guerra?
In effetti si tratta proprio di questo, nella sostanza.
Dell’eredità che la Federazione Russa ha tratto dall’Unione Sovietica.
Venuto meno il sistema sovietico, non per questo sono venute meno alcune componenti di quell’impero.
Territorialmente è stata ereditata gran parte del territorio, che già faceva parte dell’Unione Sovietica.
Al contempo, però, con la caduta del muro di Berlino e la fine della guerra fredda, si è assistito ad un nuovo orizzonte geopolitico, caratterizzato dall’espansione ad est della Nato, che ha coinvolto ex Paesi membri del Patto di Varsavia.
Paesi che sono diventati invece membri dell’alleanza opposta, ossia la NATO, con gli USA ed i suoi alleati.
Tale mutamento ha però destato l’opposizione della Russia post comunista, che ha visto avvicinarsi sempre più alle sue frontiere Paesi che una volta erano suoi alleati.
Non ultima, in questo contesto, la questione ucraina.
In tale ambito rientra anche quella sorta di annessione della Crimea, che si è distaccata dall’Ucraina, per entrare a far parte della Russia. Ed analoga situazione quella che ha portato al distacco di alcune Repubbliche indipendenti, di fatto satelliti della Russia.
I timori attuali
I principali timori russi riguardano l’ipotesi che anche l’Ucraina compia un ultimo passo, per entrare a pieno titolo nella Nato, situazione che certo non piace a Mosca, peraltro già intervenuta pesantemente nelle vicissitudini ucraine, e non solo in Crimea.
Cosa succederà nei rapporti tra Russia ed Ucraina e nelle relazioni internazionali?
A differenza di quanto successo in Crimea, almeno secondo le dichiarazioni ufficiali, nel caso di confronto armato tra Ucraina e Russia, gli USA non starebbero a guardare.
Intenzione geopolitica foriera di un notevole rischio a livello globale.
Anche per questo motivo difficilmente, questa volta, i mercati potrebbero archiviare un eventuale confronto bellico come questione tutto sommato secondaria e locale. Visto il coinvolgimento in prima persona di due superpotenze.
Un conto è l’annessione di parti di un territorio locale, sia pur rilevante strategicamente, altro conto un confronto diretto tra USA e Russia, che potrebbe effettivamente degenerare in una sorta di terzo conflitto mondiale.
Abbiamo quindi spiegato, con “Scenari geopolitici verso nuovi teatri di guerra?”, da cosa nascono i rischi di un conflitto su larga scala e quale sarebbe la sua rilevanza a livello mondiale.
A cura di Gian Piero Turletti, autore di “Magic Box” e “PLT“