Tutti vorremmo una buona memoria e la facilità di concentrazione. Insomma, tutti vorremmo un cervello più attivo e reattivo. Ma non sempre questo è fattibile, per una serie di fattori e comportamenti. Basta pensare che il cervello potrebbe spegnersi lentamente e invecchiare prima con queste cattive abitudini.
Ciò nonostante, vi sono degli strumenti che abbiamo a disposizione per migliorare la concentrazione e la memoria. Allenare la mente è un ottimo rimedio “naturale”, per cercare di prevenire la malattia neurodegenerativa che spaventa tutti: l’Alzheimer.
Le cause, oltre alla genetica, non sono ancora del tutto chiare, anche se malattie preesistenti potrebbero essere dei fattori di rischio. Dunque, l’Alzheimer potrebbe capitare a chiunque. Tuttavia, mantenere un cervello attivo è una forma di prevenzione. La scarsa memoria e l’irrequietezza potrebbero essere i sintomi dell’Alzheimer, ma oggi ci focalizzeremo su un altro disturbo poco conosciuto.
Cosa significa ADHD?
L’acronimo ADHD significa “Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività” e si tratta di un disturbo che colpisce sia i bambini che gli adulti. I sintomi possono essere l’irrequietezza, la scarsa attenzione, la scarsa memoria, una forte impulsività, l’iperattività ma anche ansia e insonnia.
Se tutti questi sintomi sono rilevabili nei bambini ma anche negli adulti, sarebbe il caso di consultare un medico. Oltre a questi sintomi, ci possiamo accorgere di un’eventuale presenza di ADHD nella vita quotidiana. La persona affetta potrebbe non ascoltare nessuno, non portare a termine qualsiasi compito o lavoro, distrarsi facilmente per qualsiasi cosa, non stare fermo, non rispettare il turno, non stare zitto.
Questo è ciò che sostiene l’Istituto Superiore di Sanità, il quale aggiunge che la persona affetta potrebbe avere anche, tra gli altri, aritmie, sindrome di Tourette, dislessia, attacchi di epilessia e così via. Questi sintomi sono uguali sia per i bambini che per gli adulti, con la differenza che in quest’ultimi peggiora la memoria e la concentrazione.
Scarsa memoria e irrequietezza potrebbero essere i sintomi di questo disturbo che non è l’Alzheimer e c’entrerebbe anche la gravidanza
Tra le possibili cause del disturbo, si annoverano i problemi legati alla gravidanza. Per esempio, se la mamma, durante il periodo di gestazione, ha fumato sigarette o ha fatto uso di sostanze stupefacenti o ancora ha consumato eccessivamente bevande alcoliche.
Inoltre, se ci sono state delle malformazioni o dei danni cerebrali a partire dal grembo o la nascita prematura. Purtroppo, le persone con il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività sarebbero inclini a sviluppare comportamenti negativi verso gli altri. Come la resistenza alla legge, al buon costume, alla buona condotta. Consigliamo, in ogni caso, di confrontarsi esclusivamente con il proprio medico o con il pediatra che, conoscendo meglio il soggetto, potrebbe dare una più dettagliata valutazione.
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