Scalciare nel letto associato a questi comportamenti potrebbe essere sintomo di demenza o Parkinson dunque massima attenzione

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Il sonno è una fase cruciale della nostra vita quotidiana. Ma sarebbe anche un’ottima rappresentazione della salute complessiva. Una buona qualità del sonno, ad esempio, potrebbe condizionare il successo delle nostre attività professionali. Inoltre, potrebbe decidere l’equilibrio della nostra mente e la qualità del nostro umore. Allo stesso modo, ma in segno negativo, le problematiche del sonno dovrebbero essere tenute in massima considerazione.

Queste non sorgono esclusivamente come conseguenza di errori clamorosi nel modo di dormire. È ovvio che addormentarsi in un ambiente insalubre, rumoroso e in posizione scorretta possono rappresentare cause di un ciclo sonno veglia disturbato. E diventare, così, fonte di stress. Ma alle volte le motivazioni possono essere più profonde ed andrebbero tenute nella massima considerazione. Ad esempio, scalciare nel letto associato a questi movimenti scomposti è un comportamento da mantenere sotto monitoraggio con il nostro medico.

Una proteina anomala sarebbe la causa

Solitamente colpisce le persone che hanno superato i cinquant’anni. Il suo nome sarebbe quello di parosonnia. Si tratta di un disturbo che colpisce la fase di sonno REM, che solitamente si presenta nella seconda parte della notte. L’acronimo di REM sta per Rapid Eye Movement, ossia movimento oculare rapido. In questa fase il cervello piomba in uno stato di riposo e quiete più profonda. Viene considerata la quinta ed ultima micro fase del sonno. Il disturbo della parosonnia in età avanzata dovrebbe essere immediatamente segnalato. Vediamo in cosa consiste e quali sono i rischi.

La persona colpita da questo problema scalcia nel letto durante la fase REM. Potrebbe anche urlare, tirare i pugni ed addirittura litigare. Si tratterebbe di un sogno che la persona al risveglio tende a ricordare con una certa nitidezza. Questi movimenti sono infatti causati da un sogno animato e agitato. Questi comportamenti potrebbero essere causati dalla sinucleina fosforilata. Questo è il nome di una proteina anomala che potrebbe essersi depositata nei centri cerebrali responsabili della qualità del sonno.

Scalciare nel letto associato a questi comportamenti potrebbe essere sintomo di demenza o Parkinson dunque massima attenzione

Occorrerebbe informarne un medico perché, come riporta la Fondazione Veronesi, il rischio non è legato solo alla qualità del sonno. Potrebbe trattarsi di un primo segno premonitore. Malattie come demenza senile ed il morbo di Parkinson potrebbero avere origine in queste anomalie. Dunque sarebbe un segnale da tenere ben presente per poter intervenire. Questo non deve creare allarmismo. Ma la complessità del cervello talvolta è una fortuna. E potrebbe indicare fattori di rischio ben prima che questi si manifestino in forme ben più gravi.