I diverticoli sono un disturbo molto frequente nella popolazione, con un’incidenza del 40% oltre i cinquant’anni. Questa percentuale addirittura aumenta con l’età. Quando i diverticoli si infiammano provocano la diverticolite. I sintomi di questo disturbo possono essere talmente forti da richiedere l’intervento del pronto soccorso. Ma esattamente, cosa sono i diverticoli? Si tratta di estroflessioni della parete intestinale, che hanno la forma di piccoli sacchetti vuoti a fondo chiuso. Possono essere presenti singolarmente o raccolti in piccoli grappoli. Questi ultimi si trovano principalmente nella parte finale dell’intestino crasso, chiamata sigma. La loro collocazione qui è quasi strategica, in quanto in questa parte dell’intestino le feci sono più formate, più compatte e faticose per l’intestino da mandare avanti. Lo sforzo compiuto dalla parete dell’intestino può determinare uno sfiancamento della stessa attraverso le fasce muscolari, determinando la comparsa dei diverticoli.
I diverticoli non sono dunque congeniti, ma si possono formare con l’età, perché la parete intestinale, come il cuore, i reni, i polmoni, dopo cinquant’anni si indebolisce. Nei giovani sono infatti rarissimi i casi di diverticoli, attorno all’1%. Delle 40 persone su 100 che statisticamente soffrono di questo disturbo, circa la metà è asintomatica. Ciò vuol dire che non ho sintomi per tutta la vita. Molto spesso queste persone non sanno neanche di avere i diverticoli. I fattori che predispongono all’infiammazione dei diverticoli sono l’obesità, l’aumento di peso e alcune malattie sistemiche come il diabete o lo scompenso cardiaco.
Sarebbero questi i cibi da evitare per prevenire e curare questo disturbo fastidioso che colpisce 4 persone su 10
Anche se non c’è nessun alimento che può dare fastidio in modo particolare e peggiorare i sintomi, principalmente sarebbero questi i cibi da evitare. Anzitutto i classici alimenti irritanti: caffè, cioccolato, peperoncino e alcol. Alcuni medici suggerirebbero anche di evitare di consumare eccessivamente frutta e verdura: meglio le mezze porzioni. Sarebbero invece consigliabili la pasta, il pane, il pesce e i latticini. Una credenza diffusa vuole che vada evitata in modo particolare la frutta con i semini, come pomodori e kiwi. Ma dipende più dalla quantità che si mangia, invece che dal cibo in sé.
Sarebbe importante bere molto, almeno 1,5 litri di acqua al giorno. Meglio che sia naturale, non gasata né fredda. Oltre a non consumare alimenti irritanti sarebbe importante soprattutto lo stile di vita: dunque mantenere il proprio peso forma, fare attività fisica e bere acqua in grande quantità. Questo perché l’infiammazione deriva proprio da quando c’è il ristagno delle feci. Uno stile di vita sano evita che questi ristagnino, diventino secche, si infiammino e provochino la diverticolite.
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