Sarebbe questo l’incredibile segreto dell’acqua migliore da bere quando arrivano il caldo e l’estate

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Ormai maggio è quasi arrivato e, con la bella stagione, aumenta anche il bisogno dell’organismo di bere acqua. È stato appurato che per una corretta idratazione bisognerebbe bere circa 2 litri d’acqua al giorno. In alcuni casi anche 3. Sembra assurdo ma ci sarebbero dei parametri precisi per capire qual è la migliore acqua da bere, non solo in estate ma durante tutto l’anno. La prima cosa da capire è che non esiste un’acqua migliore di tutte: sarebbe questo l’incredibile segreto che rende tutto più comprensibile. Bisogna cercare di comprendere, in base alle sue proprietà, quale acqua è meglio per certe specifiche necessità.

Anzitutto, come si classificano le acque? Di norma il valore da tenere presente è il cosiddetto residuo fisso. Si va da quelle minimamente mineralizzate a quelle fortemente mineralizzate, passando per le oligominerali e le minerali. Dipende da quant’è il valore del residuo fisso. Di solito si parte da meno di 50 mg per litro a più di 1.500 mg per litro. L’associazione nazionale dei biologi consiglia di preferire acque oligominerali con un residuo fisso attorno a 200-300 mg per litro. I minerali, infatti, nelle giuste quantità fanno benissimo all’organismo. Ovviamente questo è un discorso generale: bisogna considerare che i consigli variano caso per caso, e che dipende dalle condizioni di salute del singolo. Il medico curante, nel caso di particolari necessità, saprà consigliare che tipo di acqua è meglio bere.

Sarebbe questo l’incredibile segreto dell’acqua migliore da bere quando arrivano il caldo e l’estate

Lo stesso discorso si può applicare anche per le acque povere di sodio. L’Istituto superiore di Sanità consiglia di tenersi attorno a un consumo giornaliero di circa 2 grammi. La maggior parte delle acque oligominerali ha una quantità di sodio pari a circa 0,05 grammi. Anche qui: bisogna seguire le indicazioni del medico, ma salvo eccezioni non serve “preoccuparsi” troppo della quantità di sodio nell’acqua. C’è poi un altro valore da considerare: la cosiddetta “durezza” dell’acqua.

L’Organizzazione mondiale dalla Sanità ha spiegato, nel report sulla relazione tra durezza dell’acqua e salute, che esiste una correlazione tra questo valore e la morte causata da malattie cardiovascolari. La normativa italiana considera una quantità ottimale – espressa in gradi francesi – di durezza tra i 15 e i 50 °F. La divisione, in questo caso, va dalle cosiddette acque dolcissime, con durezza tra gli 0 i 7°F, a quelle durissime, con un valore maggiore di 35°F.  Scegliere un’acqua oligominerale di media durezza – tra i 16 e i 25°F – sarebbe dunque in generale la scelta migliore per la propria salute.

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