Gli studi e le ricerche sono fattori decisivi nel ruolo cruciale che svolgono scienza e medicina ai fini del benessere e della salute umana. Quando, perciò, si viene a conoscenza di un’evidenza scientifica non c’è da suonare il campanello d’allarme. Si è semplicemente fatto un nuovo passo verso la creazione di nuovi strumenti o pratiche di prevenzione.
E va in questa direzione quanto è emerso nello studio di aprile 2022 dell’American College of Cardiology e dalla Korean Society of Cardiology.
Cosa è stato evidenziato
Ipertensione e malattie coronariche: chi ha una storia di allergie sarebbe più a rischio per questi altri due problemi di salute. La rilevazione della casistica si è basata su un campione di 34.417 persone. Tra queste 10.045 avevano un disturbo di tipo allergico. In relazione a questo sottogruppo tra i 18 ed i 57 anni si è rivelato un maggiore rischio di ipertensione.
Più importante è stato, invece, il livello di rischio di malattie coronariche per i partecipanti allo studio di età compresa tra i 39 ed i 57 anni, maschi ed afroamericani. Un ruolo lo giocherebbe anche l’asma che, in base ai dati, avrebbe contribuito a rendere più alti i rischi segnalati.
Ipertensione, cosa è
L’ipertensione arteriosa è quella che, in gergo, viene definita “pressione alta”. Come riferisce Humanitas non è da considerare una malattia, ma un fattore di rischio. Chi ne soffre è maggiormente esposto al rischio di doversi confrontare con patologie cardiovascolari come l’angina pectoris, l’infarto del miocardio o l’ictus cerebrale. Essere a conoscenza di dover aver a che fare con il problema, permette di controllarlo e mettere in atto consolidate ed efficaci strategie preventive.
Malattie coronariche, a cosa si fa riferimento
Le malattie delle arterie coronarie rischiano, invece, di generare difficoltà all’attività cardiaca. Con patologie di questo tipo la prospettiva più negativa è che si possa inficiare la funzionalità dei vasi che si occupano di fornire il sangue ossigenato al cuore.
Un esempio è rappresentato dalla possibilità che si formino placche, finendo per rappresentare un’ostruzione o una limitazione dei flussi che passano per le coronarie. Anche su questo fronte le conoscenze della medicina sono tali da poter gestire con ottimi risultati eventuali criticità di questo tipo.
Sarebbe più a rischio per questi altri due problemi di salute chi ha un’allergia secondo una recente ricerca
Chi si è occupato della ricerca ha fatto comunque sapere che serviranno ulteriori studi di grandi dimensioni per avere conferma della possibile correlazione individuata. Tra gli obiettivi ci sarà anche quello di capire quale potrebbe essere l’eventuale meccanismo che dovesse confermare quanto oggi viene espresso con il condizionale.
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