Seduta sull’ottovolante per SARAS che dopo i dati societari arriva a perdere circa il 9% salvo poi recuperare e chiudere solo con un -2%.
Per i rialzisti questo è chiaramente un indizio positivo, ma le buone notizie finiscono qua. In chiusura di seduta, infatti, c’è stato un segnale di trading short. Inoltre le quotazioni hanno chiuso sotto l’importantissimo supporto in area 2.2933€. Se non prontamente “cancellati” i due indizi ribassisti, le quotazioni potrebbero tornare rapidamente almeno fino in area 1.9€.
Maggiori dettagli saranno forniti dopo la conferma del segnale ribassista.
News: Fonte MilanoFinanza
Nei nove mesi dell’esercizio 2017 il gruppo Saras ha chiuso con un utile netto di 109,4 milioni, inferiore del 28% rispetto ai 151,9 milioni conseguiti nel medesimo periodo del 2016; in realtà il risultato netto comparabile si è attestato a 161,6 milioni, in crescita del 18%. I ricavi sono stati pari a 5,65 miliardi, in rialzo rispetto ai 4,75 miliardi realizzati nei nove mesi dello scorso esercizio, con un aumento del 19% principalmente grazie all’incremento delle quotazioni del petrolio. Nello specifico, il segmento Raffinazione ha generato ricavi per circa 760 milioni (anche per effetto di maggiori lavorazioni), mentre il segmento Marketing ha raggiunto 132 milioni. L’ebitda reported di gruppo è stato di 303,1 milioni, in calo del 30%, mentre quello comparable si è attestato a 412,6 milioni, pressoché in linea con i 411,2 milioni di euro conseguiti nei primi nove mesi del 2016. Nel dettaglio, il recupero di profittabilità realizzato dal segmento Marketing ha compensato il lieve calo del segmento Raffinazione e dei segmenti Generazione di Energia Elettrica ed Eolico. Gli investimenti nei primi nove mesi del 2017 sono stati di 138,2 milioni, in linea con il programma previsto e sono stati diretti al miglioramento dell’affidabilità del sito e all’efficienza energetica. Infine, la posizione finanziaria netta è risultata positiva per 110 milioni, rispetto ai 99 milioni al 31 dicembre 2016 e ai 28 milioni di indebitamento a giugno scorso. Con un occhio all’outlook per la fine dell’esercizio, il management di Saras ha affermato che lo scenario prevedibile per l’ultimo trimestre dell’anno si conferma positivo per i distillati medi con crack spread robusti e livelli inventariali piuttosto contenuti all’avvicinarsi del periodo invernale, che tipicamente vede un incremento dei consumi di gasolio da riscaldamento, mentre è previsto un indebolimento stagionale del crack spread della benzina.
A margine del consiglio, l’amministratore delegato, Massimo Moratti, ha dichiarato: «I risultati del terzo trimestre sono stati positivi e in forte crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La raffineria, in particolare, ha potuto beneficiare di un contesto caratterizzato da margini dei prodotti raffinati elevati che sono stati il frutto sia di fattori strutturali, come la forte crescita della domanda globale, che contingenti quali alcune chiusure non programmate di raffinerie in Europa e negli Stati Uniti. Abbiamo superato anche alcuni problemi tecnici che hanno in parte limitato la nostra operatività nei mesi estivi e ci apprestiamo a cogliere appieno le favorevoli condizioni di mercato previste per il trimestre in corso». L’ad ha inoltre sottolineato che «la posizione finanziaria netta è tornata positiva come previsto, rispetto a quella registrata al termine del primo semestre, grazie alla generazione di cassa a conferma della solidità patrimoniale del nostro gruppo».
Dopo la comunicazione dei dati il titolo è arrivato a guadagnare quasi due punti e mezzo, ma le quotazioni si sono sgonfiate nel finale e la chiusura è stata negativa per poco meno di due punti, anche perché dal sito della società è emerso che il margine di raffinazione medio nell’area del Mediterraneo nella scorsa settimana si è attestato a circa 2,8 dollari al barile, in calo rispetto ai 3 dollari dei sette giorni precedenti.