Sanzioni da 5.164 euro alle partite IVA che hanno ricevuto il fondo perduto senza rispettare questi requisiti

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UIF e Agenzia delle Entrate sono sul piede di guerra. Due soggettività differenti ma con lo stesso intento: monitorare e far emergere tutte le anomalie e le false dichiarazioni di chi ha percepito i contributi a fondo perduto. Proprio così! Sono in arrivo sanzioni da 5.164 euro alle partite IVA che hanno ricevuto il fondo perduto senza rispettare questi requisiti.

Proiezionidiborsa in esplicazione del comunicato UIF del 11 febbraio 2021 e delle note dell’Agenzia delle Entrate, illustra le conseguenze di una dichiarazione “distrattamente” alterata. Pensare di non essere controllati è ovviamente un ragionamento folle. In realtà, tutte le partite IVA che hanno percepito il fondo perduto o che hanno ottenuto un finanziamento con garanzia pubblica saranno passate al setaccio.

Controllo dei requisiti e delle dichiarazioni mendaci: tutti sotto la lente

L’UIF per le ragioni che le competono raccomanda il monitoraggio a valle ovvero l’utilizzo dei fondi ricevuti, ma al contempo richiama in causa l’Agenzia delle Entrate. Invero l’Agenzia deputata ai controlli proprio perché ferma al momento causa Covid è e sarà concentrata nell’esaminare tutte le domande.

Tutti sotto la lente

L’attenzione è per i furbetti, ma cosa bisognava rispettare? Facendo riferimento allo schema dell’Agenzia delle Entrate: Fatturato inferiore a 5 milioni di euro (dichiarazioni fiscali 2020).

Ricadere, poi, almeno in una delle seguenti situazioni:

  • fatturato aprile 2020 inferiore ai due terzi di quello di aprile 2019. Attenzione alla dichiarazione effettuata, verificare se abbia rispettato le note esplicative. Il controllo sarà effettuato sulle DDT o sui documenti equipollenti per verificare se ricadevano nel quadrimestre. Attenzione!
  • Inizio attività dal 2019;
  • domicilio fiscale o sede operativa in comuni colpiti da eventi calamitosi al 31 gennaio 2020.

Oltre ad una serie di esclusioni precostitutite che difatti rappresenteranno oggetto di ulteriori controlli. Sul sito dell’AGE è presente la guida fiscale.

Sanzioni da 5.164 euro alle partite IVA che hanno ricevuto il fondo perduto senza rispettare questi requisiti

L’amministrazione finanziaria, dunque, controllerà le fatture elettroniche, i corrispettivi telematici, le liquidazioni e dichiarazioni IVA. Comunicherà poi ai fini dell’individuazioni delle frodi, così come raccomandato dall’UIF, i dati di tutte le erogazioni effettuate.

Qualora da dette indagini emerga che il contributo non spetti, anche solo in parte, verranno erogate sanzioni amministrative ai sensi del DLGS 471/1997. Ovvero, dal 100% al 200% del contributo non spettante. Nessuna definizione agevolata è consentita.

La vera batosta però è che si applica automaticamente l’art.316-ter del Codice penale: percezione indebita ai danni dello stato. Le sanzioni?

  • Reclusione da 6 mesi a 3 anni.
  • Nel caso di contributo erogato inferiore a 4.000 euro, si applica la sanzione amministrativa da 5.164 euro a 25.822 euro. La sanzione non può essere superiore al triplo del contributo ricevuto.

Pertanto, si raccomanda ai lettori che dovessero aver percepito un contributo non spettante, di non attendere i controlli. E’ possibile rinunciare restituendo il contributo e pagando le sanzioni, ma avvalendosi delle riduzioni del ravvedimento operoso. Come si dice, salveremo capre e cavoli!

 

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