Sanlorenzo appartiene a quel 20% dei titoli di Piazza Affari che hanno chiuso la seduta al rialzo

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Quella del 7 febbraio è stata una giornata al ribasso a Piazza Affari in controtendenza rispetto al resto dell’Europa. Il listino milanese, infatti, ha perso oltre l’1%, anche se in recupero dai minimi, mentre tutte le altre borse europee e americane hanno chiuso in rialzo. La causa di questa debolezza è da attribuire all’aumento dello spread BTP-BUND conseguenza delle parole della presidente della BCE Lagarde.

Nel corso di questa seduta al ribasso, però, c’è stata una piccola frazione di titoli, meno del 20%, che è riuscita a resistere alle vendite e a chiudere al rialzo. Il titolo Sanlorenzo appartiene a quel 20% dei titoli di Piazza Affari che hanno chiuso la seduta al rialzo.

Se si considerano i multipli di mercato, qualunque sia la metrica utilizzata (PE, PEG, PB) le quotazioni del titolo Sanlorenzo sono sopravvalutate. A conclusione opposta giungono gli analisti. Il consenso medio, infatti, è comprare con un prezzo obiettivo esprime una sottovalutazione del 15% circa. La situazione, quindi, è anche da questo punto di vista non molto chiara e univocamente definita.

Un punto forte del titolo Sanlorenzo è quello legato alle prospettive di crescita. Gli analisti, infatti, sono chiaramente ottimisti sulle prospettive di fatturato e hanno recentemente rivisto al rialzo le stime sull’evoluzione dell’attività. Per i prossimi tre anni, infatti, gli utili della società sono attesi crescere a un ritmo superiore sia alla media del mercato che alla media del mercato italiano.

Sanlorenzo appartiene a quel 20% dei titoli di Piazza Affari che hanno chiuso la seduta al rialzo: le indicazioni dell’analisi grafica

Il titolo Sanlorenzo (MIL:SL) ha chiuso la seduta del 7 febbraio in rialzo dell’1,16% rispetto alla seduta precedente a quota 39,2 euro.

Time frame settimanale

La proiezione in corso è rialzista e con la chiusura della settimana in corso si potrebbero aprire le porte a una continuazione del rialzo fino al I obiettivo di prezzo in area 42,40 euro. A seguire, poi, gli obiettivi successivi si trovano in area 51,8 euro (II obiettivo di prezzo) e in area 61,1 euro (III obiettivo di prezzo).

Un segnale ribassista si avrebbe nel caso di una chiusura settimanale inferiore a 36,62 euro.

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