Se siamo orgogliosi delle rose del nostro giardino, perfette e profumate, prepariamoci a raddoppiare il nostro impegno. Per la cura delle piante ornamentali, come le rose, fra pochi mesi spariranno insetticidi, acaricidi e fungicidi.
Solo i giardinieri professionisti potranno acquistare prodotti a base di piretro, rame e zolfo per curare i nostri amati cespugli. Se curiamo le nostre rose da soli, dovremo lottare contro afidi, cocciniglie ma anche oidio e ticchiolatura utilizzando nuovi insetticidi più naturali ma anche meno letali, perchè saranno composti principalmente da sostanze corroboranti e di base.
Ma dovremo fare attenzione a come li useremo. I nuovi fitosanitari per la cura delle rose hanno anche nuove etichette tutte da leggere e sono già in giro. Ecco come orientarsi grazie all’aiuto degli Esperti di ProiezionidiBorsa.
Aiutiamo le nostre piante ornamentali con i semi di soia, l’olio di lino e l’equiseto
Rose perfette con i nuovi insetticidi naturali ma attenzione a come li usiamo. Per rinforzare le rose, non possiamo correre il rischio di danneggiare anche la nostra salute e l’ambiente.
Il Ministero della Salute è intervenuto in modo decisivo in questo settore, assistendo al boom del giardinaggio a causa della “reclusione forzata” da pandemia.
I nuovi prodotti per potenziare la resistenza delle rose alle malattie andranno usati con molto anticipo. Contengono propoli, olio di lino, sapone, bicarbonato, olio di girasole, olio di ortica, equiseto. Sono efficaci nei confronti di ragnetti e mosche bianche. Attivano la difesa naturale delle rose e alleviano lo stress da afidi.
Rose perfette con nuovi insetticidi naturali ma attenzione a come li usiamo
I nuovi prodotti per le rose, per esempio a base di lecitina, sono spruzzabili o in polvere e si aggiungono all’acqua.
Le nuove etichette riportano il tipo di rose sulle quali utilizzarli, le patologie per le quali sono efficaci, quando bisogna impiegarli, i momenti migliori della fase vegetativa.
E poi si passa al numero di applicazioni consigliate, che di solito non sono più di dodici. È fondamentale anche rispettare gli intervalli tra una applicazione e quella successiva.
E naturalmente anche le dosi, che sono solitamente 7-10 grammi ogni 10 litri d’acqua. Infine, dobbiamo tenere conto dei giorni di carenza, vale a dire quanti devono trascorrere tra un trattamento e l’altro prima di poter raccogliere i fiori.
È un piccolo sacrificio, visto che alcuni insetticidi, acaricidi e fitosanitari della vecchia generazione prevedevano anche una debita distanza dalle piante per alcuni giorni dopo il trattamento, soprattutto da parte dei bambini.
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