Risparmiare col portinaio di quartiere

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Come risparmiare col portinaio di quartiere? Cosa significa?

Perché avere un custode per palazzo quando si può avere un portinaio di quartiere che si prende cura degli abitanti di un’intera zona? A Milano i portieri erano 16 mila fino a qualche anno fa. Ora a causa dei costi sempre più alti, sono rimasti solo in 6 mila palazzi. Ovunque sono stati eliminati o, più saggiamente, sostituiti da agenzie di servizi innovativi e da portieri di quartiere. L’incaricato ritira la posta, custodisce le chiavi, trova l’idraulico. Ed è un punto di riferimento per gli anziani: sale ad annaffiare le piante, consiglia un’infermiera che fa le iniezioni a domicilio. Ecco come organizzare al meglio i servizi per i residenti.

Da Parigi all’Italia, un successo

La prima esperienza di portinaio di quartiere è nata a Parigi nel 2015.e La prima portineria mobile si chiamava Lulu, era una sorta di edicola e aveva già allora tutto l’occorrente per risolvere i problemi quotidiani degli abitanti. Nel primo anno di attività ha soddisfatto più di 4000 richieste. Ora a Parigi esistono una decina di chioschi del genere. A Roma e Milano i primi esperimenti. I condominii si abbonano con una tessera annuale e possono rivolgersi a un ufficio centralizzato. Il portiere di quartiere custodisce le chiavi, riceve i pacchi, fornisce colf ed elettricisti, meccanici per riparazioni urgenti e accompagnatori per portare gli anziani dai medici. Nel capoluogo lombardo la prima sperimentazione è partita a Piazzale Corvetto, con due chioschi messi a disposizione dal Comune di Milano in Piazza Ferrara, che sono ben presto diventati nove.

Risparmiare col portinaio di quartiere

Il servizio di portinaio di quartiere oggi comincia a sviluppare anche altri servizi: una cucina sociale, una officina per biciclette dai prezzi contenuti, la biblioteca in house per lo scambio di libri, l’armadio della posta con cassette per inserire pacchi postali e buste della spesa.