Rischiano multe fino a 332 euro gli automobilisti che violano questi divieti nelle strade urbane

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Nella confusione del traffico e nella fretta di arrivare in tempo, molti automobilisti commettono un brutto errore. Non si può prescindere da alcuni principi che regolano la circolazione sulle strade urbane. In particolare quando si tratta di corsie preferenziali. Fino agli anni ’60 queste nemmeno erano contemplate nelle nostre città. Infatti, le automobili erano troppo poche per giustificare una sezione stradale che dovesse essere lasciata sgombra. Poi, con il boom economico milioni di auto si sono riversate nei centri urbani, causando dei veri e propri drammi con il traffico.

Sembra passata un’era, perché di fatto la figura del vigile urbano è diventata residuale nella gestione del traffico. Ma il fatto che non ci sia un agente che accerta il nostro errore, non esclude che ci possano essere delle telecamere. E le conseguenze sarebbero pesanti, visto che rischiano multe fino a 332 euro gli automobilisti che nonostante tutto violano la norma. Ma vediamo in quali situazioni e quali elementi non rispettati potrebbero essere oggetto di contestazione.

Cosa dice il Codice della Strada

Il testo di riferimento è il Codice della Strada al suo articolo 6, comma 1, lettera I. Transitare sulle corsie preferenziali senza autorizzazione comporta una sanzione amministrativa che va da un minimo di 83 ad un massimo di 332 euro. Gli unici mezzi che hanno la facoltà di transitarvi sono quelli che svolgono pubblico servizio, oppure alcune categorie espressamente autorizzate dall’autorità competente.

La sanzione, secondo l’articolo 12, potrebbe essere accertata anche dal personale ispettivo delle aziende di trasporto delle persone. Questo aspetto potrebbe dare adito a possibili ricorsi, come vedremo a breve.

Diversa sarebbe la situazione per le biciclette. Recentemente è stato ammesso il loro transito a due condizioni. Non dovrebbero infatti essere presenti i binari del tram a raso. Allo stesso modo, la carreggiata dovrebbe essere più larga di 430 cm. Infatti, i ciclisti potrebbero altrimenti correre gravi rischi in queste situazioni.

Rischiano multe fino a 332 euro gli automobilisti che violano questi divieti nelle strade urbane

Ma vediamo che tipo di obiezione è sollevabile se vediamo recapitare la multa. Molti utenti della strada lamentano la scarsa visibilità delle corsie preferenziali e faticano a distinguerla. Se vogliamo renderci conto dell’inizio di una corsia preferenziale ricordiamo la necessaria presenza del doppio colore. Dal lato interno della corsia preferenziale ci sarà una linea spessa di colore giallo. Dal lato invece della corsia consentita ci sarebbe invece una striscia continua. Ricordiamo sempre che secondo il Codice della Strada una striscia continua equivale ad un limite invalicabile.

In caso di multa occorrerebbe verificare se la telecamera che ha rilevato l’infrazione fosse omologata e se fosse posta all’inizio della corsia, in corrispondenza del cartello. Inoltre, verifichiamo che il personale che ha realizzato la contravvenzione ne avesse titolo. Si potrebbe ad esempio verificare che l’ausiliario dell’azienda di trasporto fosse adibito a mansione ispettiva. Possibile anche sollevare dubbi sulla veridicità della targa oppure sulla presenza di adeguata segnaletica.