Rischia multe plurime, ognuna fino a 326 euro, l’automobilista che dimentica questo importante adempimento nei confronti del Comune

ZTL

Il centro storico è solitamente il punto di ritrovo più comune per tutti gli abitanti della città. Le città italiane, però, hanno spesso un sistema di zona a traffico limitato. Queste sono aree in cui è premesso l’accesso solo a particolari categorie di veicoli. Queste possono essere permanenti o attive solo in certe fasce orarie. La ragione dietro l’istituzione delle famose ZTL è probabilmente quella di ridurre il traffico all’interno dei centri storici.

Le zone a traffico limitato sono protette, normalmente, da un sistema di telecamere, sul tipo dei T-red, che scatta una foto alla targa del veicolo in transito. Se il detto veicolo non è autorizzato al transito, parte la sanzione in automatico. Costituisce sempre nuova sanzione ogni passaggio sotto il varco attivo della ZTL in assenza di permesso. La sanzione parte da 81 euro ed arriva fino a 326. La notifica deve giungere al trasgressore entro 90 giorni dall’accertamento.

Rischia multe plurime, ognuna fino a 326 euro, l’automobilista che dimentica questo importante adempimento nei confronti del Comune

La sanzione non colpisce, però, solo gli estranei non residenti all’interno della ZTL ma potrebbe colpire anche i residenti. In particolare quando il loro permesso sia scaduto e, non sapendo della scadenza, per settimane continuino ad entrare ed uscire dalla ZTL collezionando sanzioni. Per rendersene conto, infine, solo al sopraggiungere della prima delle molte contravvenzioni accumulate.

I residenti nel centro storico o all’interno delle ZTL hanno, infatti, il permesso, rilasciato dal Comune, di transitare e parcheggiare dietro il pagamento di una certa tassa. Questo permesso va periodicamente rinnovato e normalmente giunge una comunicazione del Comune che avverte la prossimità della scadenza del permesso stesso. Questa pratica dei Comuni di avvisare i titolari del permesso della loro scadenza ha creato, secondo alcuni, una sorta di aspettativa legittima che il Comune notifichi sempre questa scadenza. Dunque, i ricorsi sono spesso motivati da parte dei residenti, chiedendo di annullare una pluralità di multe dopo la scadenza del permesso, con l’inadempienza del Comune.

L’avvertimento della Corte di Cassazione

Non esiste, però, una norma di legge che imponga al Comune questo avviso. Il legittimo affidamento nasce nei residenti dalla pratica che molti Comuni attuano della comunicazione.  La Cassazione, con ordinanza 288 del gennaio 2022, è intervenuta sulla questione. I giudici hanno spiegato che le multe plurime sono legittime anche se il Comune non comunica la prossimità della scadenza. Infatti, è onere del titolare del permesso controllare periodicamente la scadenza. Tanto più che non esiste una norma che obblighi il Comune a tale avviso.

Forse esiste uno spiraglio giuridico se si riesce a dimostrare che il Comune, periodicamente nei confronti di tutti i cittadini ormai da anni, invia regolarmente questi avvisi. Nel caso di specie però, il ricorrente aveva prodotto un solo avviso nei suoi confronti risalente a diversi anni prima. Questo avviso non è stato ritenuto dai giudici sufficiente per creare un legittimo affidamento del cittadino a fronte di un comportamento della Pubblica Amministrazione. Per questo occorre fare molta attenzione perché rischia multe plurime, ognuna fino a 326 euro, il residente distratto che si scorda di rinnovare il permesso ZTL.