La verità, vi prego, sulle pensioni. Negli ultimi tempi di proposte più o meno decenti sull’epilogo pensionistico cene sono state molte. Gli accordi tra sindacati e Governo non hanno sempre sortito un buon esito. Intanto, aumenta la tensione per tutti quei lavoratori che non sanno quanto ancora dovranno lavorare per raggiungere, in fine, la tanto agognata quiescenza.
Da quota 100 a quota 101. Perché?
Sulla riforma pensioni, le novità dal Governo riguardano la famosa “Quota”. Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, ha annunciato che quota 100 sarà sostituita con quota 101. Come molti ricorderanno, la quota 100 era stata introdotta lo scorso anno dal governo Lega-M5s per la durata di un triennio. Questo vuol dire che per i prossimi due anni quota 100 rimarrà inviolabile. Successivamente, come spiega la Dadone, si potrà valutare se portarla a quota 101. Si tratta al momento di semplici valutazioni preliminari che non hanno una vera e propria conseguenza applicativa.
Secondo quanto stabilito da quota cento, i contribuenti potrebbero accedere alla pensione a 62 anni di età con 38 di contributi. Per quel che concerne la riforma pensioni, le novità dal Governo interessano la proposta di quota 101. Come spiega la stessa Dadone, quota 101 si fonda sullo stesso principio di quota 100. La differenza fondamentale risiede nell’innalzamento dei requisiti e nelle diverse modalità di accesso. I pensionati con quota 101 dovranno avere 63 anni di età e 38 di contributi.
Riforma pensioni, le novità dal Governo sono definitive?
Cosa cambia rispetto a quota 100? Con la nuova proposta si aumenta di un anno l’età anagrafica per il pensionamento passando da 62 a 63 anni. Ancora una volta, il Governo non viaggia in linea con i sindacati i quali avevano proposto come requisito anagrafico 62 anni congiuntamente a 20 di contributi. La voce dei sindacati risente fortemente dell’atmosfera di precarietà in cui versa la giovane popolazione italiana. La discontinuità occupazionale funge da deterrente per quanti desiderano versare i propri contributi.
Secondo quanto dichiarato dal Ministro Gualtieri ed ex ministro Fornero quota 100 ha creato non pochi problemi al Governo ed ai cittadini. Il primo sta affrontando un grave problema di drenaggio delle risorse, mentre sui secondi quota 100 ha ingenerato false aspettative. Sulla Riforma Pensioni, le novità dal Governo arriveranno ancora nel prossimo futuro. Intanto, al tavolo delle trattative si lavora affinché si giunga alla soluzione ottimale nel più breve tempo possibile.