Il ricorso al Prefetto rappresenta uno dei modi per ottenere l’annullamento della multa, unitamente al ricorso in autotutela e a quello al Giudice di Pace. Il vantaggio di questo strumento di impugnazione, è che può essere proposto dall’interessato, senza necessità di ricorrere all’avvocato. Esso è un ricorso di tipo amministrativo, in quanto rivolto non ad un organo facente parte della pubblica amministrazione. Altro vantaggio è che il cittadino che decide di impugnare la multa non dovrà sostenere alcun costo. Il ricorso al Prefetto contro le contravvenzioni al Codice della Strada è consigliabile allorquando il verbale con cui l’organo accertatore ha constatato l’infrazione presenti dei vizi di forma. In altri termini, quando l’organo accertatore ha commesso degli errori nella redazione del verbale che è l’atto che va impugnato davanti al Prefetto. Naturalmente, ciò non significa che non si possa esperire detto ricorso se si sia in presenza di un vizio sostanziale. Tecnicamente, infatti, non sussiste alcuna preclusione in merito. Si tratta solo di una questione di opportunità.
Quali sono i vizi formali
I vizi formali che si possono far valere quando si ricorre al Prefetto contro una contravvenzione al C.D.S, sono molteplici. Si pensi ad una multa che non riporta la norma del codice della strada violata, oppure che difetti della sottoscrizione dell’agente accertatore. Oppure, si pensi alla erronea o mancata indicazione della targa del veicolo, o ancora a quella sulle modalità per il pagamento o per fare ricorso. Non a caso, per evitare di incorrere in questa tipologia di errori, i verbali consistono in modelli prestampati. Tuttavia, importano nullità della multa non tutti i vizi formali ma solo quelli che comportino delle preclusioni per il destinatario. Si consideri l’esempio del verbale che renda impossibile identificare il veicolo oppure il trasgressore. All’opposto, l’errata indicazione della data di nascita del trasgressore può non comportare nullità del verbale allorquando lo stesso sia comunque identificabile attraverso le altre indicazioni. I vizi sostanziali, invece, sono quelli che riguardano le modalità del fatto, cioè come è avvenuta la violazione. Per questi ultimi, come anticipato, è consigliabile il ricorso al Giudice di Pace.
Ricorso al Prefetto contro le contravvenzioni al Codice della Strada: come presentarlo
Il ricorso può essere presentato direttamente presso la sede della Prefettura oppure dell’organo che ha predisposto materialmente il verbale. In quest’ultimo caso, saranno i verbalizzanti a trasmettere il ricorso al Prefetto. Il ricorso può essere depositato a mani oppure spedito a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. Oppure, in alternativa, può essere inviato a mezzo posta elettronica certificata, all’indirizzo della Prefettura. In tal caso, si possono seguire le istruzioni che si trovano sul sito della Prefettura stessa.