Respiro corto, vertigini, e dolore al petto potrebbero essere spie di questa pericolosa malattia

dolore al petto

Ci sono alcuni sintomi comuni, che possono segnalare una grande varietà di patologie. L’unico modo per capire davvero di che cosa si tratta è rivolgersi al medico. Lui saprà quali analisi farci fare, così da capire qual è la nostra condizione. Una volta capito, ci prescriverà la cura a noi più adeguata.

Oggi approfondiremo proprio una malattia che potrebbe avere sintomi comuni a tanti disturbi. Infatti, respiro corto, vertigini, e dolore al petto potrebbero essere spie di questa pericolosa malattia.

La malattia al cuore

Oggi conosciamo la bradicardia. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, essa è una condizione che consiste nel rallentamento del battito cardiaco, che scende sotto i livelli considerati normali.

Ricordiamo che la frequenza cardiaca a riposo è compresa generalmente tra i 60 ed i 100 battiti al minuto. Sopra i 100, si parla di tachicardia, una condizione che è ben conosciuta. Se invece si scende sotto i 60, si parla di bradicardia.

Secondo gli esperti, non sempre la bradicardia è un fenomeno preoccupante. Soprattutto le persone che praticano sport ad alto livello potrebbero vedere i loro battiti a riposo scendere sotto i 60 al minuto.

In altre condizioni, invece, potrebbe essere molto pericolosa, perché non permetterebbe al cuore di irrorare correttamente il corpo di sangue.

Respiro corto, vertigini, e dolore al petto potrebbero essere spie di questa pericolosa malattia

Insomma, in questa situazione si potrebbero verificare sintomi legati al fatto che il cuore non pompa abbastanza. Tra essi troviamo proprio respiro corto, vertigini, e dolore al petto. Si potrebbe anche sperimentare debolezza, confusione mentale, ed eccessiva facilità di affaticamento quando si fa sforzo.

Secondo l’ISS, le cause di questo disturbo sono da ricercarsi in fattori che possono interferire con gli impulsi elettrici tramite i quali il cervello controlla il cuore. Quindi, la bradicardia potrebbe avere origine da danni al tessuto del cuore, che può avvenire in seguito all’invecchiamento o in seguito ad una malattia.

Anche l’ipertensione potrebbe essere una causa. È anche possibile che l’origine della bradicardia sia congenita e che derivi da una malformazione al cuore.

Si tratta di un disturbo particolare, e solo il medico può fornire la cura adeguata. Generalmente, se la bradicardia è causata da un’altra malattia, si cerca di eliminare la malattia originaria. Altrimenti, possono venire prescritti farmaci, oppure può essere impiantato un pacemaker, che stimola l’attività cardiaca.

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