Rendono più 10.000 euro sul BTP 4,5% marzo 2024 o il Buono fruttifero postale 3X4?

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Quest’oggi la Redazione di ProiezionidiBorsa prenderà in considerazione due prodotti aventi più o meno uguale scadenza e lo stesso grado di garanzia. Nello specifico imposteremo il confronto tra un BTP emesso dal Tesoro e un Buono emesso da CDP, ma sempre garantito dallo Stato.

Ci chiediamo: ma rendono più 10.000 euro sul BTP 4,5% marzo 2024 o il Buono fruttifero postale 3X4?

Il BTP

Il titolo di Stato a cui facciamo riferimento è il BTP 4,50% avente ISIN IT0004953417. È stato emesso il primo agosto 2013 e scadrà il 1° marzo 2024; si tratta quindi di un decennale. Come si vede dal nome, la cedola è ricca se pensiamo agli “standard” dei tassi attuali. Tuttavia, questo BTP scambia oggi sui 114,15 sul MOT, per cui il rendimento netto effettivo annuo è nell’ordine del –0,19% circa.

Un titolo quindi adatto solo al risparmiatore molto esperto di mercati ed analisi tecnica. Capace di fare speculazione di breve respiro sul BTP e sfruttarne tutte le potenzialità. Il discorso cambia radicalmente per il piccolo cassettista. In questo caso, infatti, la scelta si rivelerebbe infelice in termini di rendimenti (negativi, appunto).

Il buono fruttifero postale 3X4

Adesso analizziamo il Buono postale a 12 anni emesso da Cassa Depositi e Prestiti e collocato da Poste Italiane. Il vantaggio di questo titolo è che consente di uscire dall’investimento ad ogni triennio portando a casa tutti gli interessi maturati fino a quel range temporale.

Quindi investendo oggi 12 marzo diecimila euro su questo Buono, alla stessa data del 2024 potremo uscire con 30,03 euro lordi maturati. Le ritenute fiscali da pagare saranno pari a 3,75 euro, per un guadagno netto di 26,28 euro.

Se invece portato alla sua naturale scadenza, ossia il 12 marzo 2033, gli interessi lordi maturati salirebbero a 616,78 euro. A cui si deve sottrarre la ritenuta fiscale (77,10 euro) per un montante netto liquidato di 10.539,68 euro.

Dunque, rendono di più 10.000 euro sul BTP 4,5% marzo 2024 o il Buono fruttifero postale 3X4?

Ritornando al BTP ricordiamo infine che vi sono i costi da considerare. Cioè vanno pagate le commissioni di acquisto del titolo e tutte le voci di spesa previste dalla nostra banca fino alla scadenza dello strumento. Spesso si tratterà di piccoli importi, ma vanno comunque tenuti a mente.

Infine c’è un altro aspetto da considerare. Nell’ipotetico caso di vendita anticipata del BTP si potrebbe andare incontro a eventuali perdite in conto capitale. Queste sorgerebbero solo nel caso di un prezzo di vendita inferiore a quello d’acquisto. In caso contrario si genererebbe invece una plusvalenza. Cioè un guadagno frutto della differenza (in questo caso ipotizzata positiva) tra prezzo d’acquisto e quello di vendita.

Di contro, il Buono 3X4 non ha costi di acquisto, gestione e rimborso. Infine, in caso di eventuale uscita anticipata dall’investimento si avrebbe sempre diritto al 100% del capitale nominale investito.

Abbiamo dunque risposto al quesito: ma rendono più 10.000 euro sul BTP 4,5% marzo 2024 o il Buono fruttifero postale 3X4? Infine, nell’articolo di cui qui il link illustriamo quanto si guadagna con 10.000 euro investiti in Buoni fruttiferi postali.