Lungi dal voler fare allarmismi, è giusto, però, che le persone sappiano realmente ciò che sta accadendo. Non è che non lo sappiano ma non c’è ragione di nascondere i numeri. Nella trasmissione della Gabbanelli, tutta incentrata sui reali numeri che l’Europa avrebbe dovuto comunicare al mondo, si pone la questione de qua.
Risulta evidente, quindi, da una serie di discrepanze tra le diverse fonti di informazione, che i conti nel Regno Unito non tornano. Certamente, essi non tornano affatto nel Regno Unito, dove una stima rileva che quelli comunicati siano la metà dei decessi realmente avvenuti.
Perché? Semplicemente perché i numeri ufficiali non comprendono i decessi che si verificano nelle case di cura, né quelli che soccorrono in casa. Per il Financial Times, a fronte dei circa 21 mila decessi dichiarati, ve ne sarebbero circa 41 mila. La stima è stata effettuata sulla base dei dati diffusi dal Ministero della Sanità confrontati con quelli dell’ONS fermi al 10 aprile. L’ONS sarebbe un organismo corrispondente all’Istat italiana, che include nel conteggio anche le morti extra-ospedaliere.
Regno Unito: i conti non tornano.
Come fanno i conti a non tornare? In effetti, i conti non necessariamente vengono dolosamente nascosti ma forse, semplicemente, colposamente omessi. L’ONS ha rilevato, ieri, un numero di 2000 morti aggiuntivi, più della metà dei quali registratisi nelle case di riposo. Questo, fino al 10 aprile. Tuttavia, una curva di incremento suggerisce una possibile ulteriore crescita esponenziale nei 10 giorni successivi.
Conseguentemente, l’aumento della curva fa pensare a un raddoppio dei casi rispetto a quelli effettivamente dichiarati dal Ministero della Sanità. L’Istituto Britannico di Statistiche Nazionali, Office For National Statistic, è stato ancora più pessimista del Financial Times. Esso, infatti, ha dichiarato che il bilancio reale delle vittime tra Inghilterra e Galles, potrebbe essere del 54% in più.
Gli esperti, che si sono basati sui certificati di morte in cui è menzionata l’infezione, hanno scoperto che ci sono stati 22.300 decessi per Covid-19 dentro e fuori gli ospedali fino al 17 aprile. Essi, però sono stati registrati al 25 aprile. Entro la stessa data, l’esecutivo aveva dichiarato che 14.451 persone erano morte a causa della malattia. Quindi, come è evidente, queste discrepanze condurrebbero alla verità che è sempre quella di partenza, ossia che i conti non tornano.
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