Reddito di cittadinanza e modello Isee: cosa fare a gennaio?

reddito di cittadinanza

Il Reddito di cittadinanza è una forma di assistenzialismo o di vero sostegno alle persone in povertà? Una domanda che molti si chiedono ma che a conti fatti, anche alla luce dei risvolti che doveva avere, propende per la prima ipotesi. Infatti il successivo patto per il lavoro è stato attivato solo da una misera percentuale. I navigator sono in piena “navigazione” ma sulla barca del lavoro si fa acqua da tutte le parti. Con questo clima il reddito minimo di inserimento si è trasformato come un sussidio puro e semplice.

I casi dell’utilizzo fraudolento del reddito di cittadinanza

I soldi percepiti dovevano essere utilizzati per le spese di prima necessità. Ma in Italia fatta la legge, trovato l’inganno. Molti con la tessera hanno provveduto a fare altre spese. E’ il caso dell’acquisto di champagne DomPerignon. E’ successo a Napoli dove la Guardia di Finanza ha scovato durante le festività natalizie 80 furbetti del sussidio di Stato: di questi, 64 sono stati denunciati e per altri 16 è scattata la segnalazione all’INPS. Molti di loro lavorava anche a nero e pur di avere il reddito di cittadinanza hanno dichiarato il falso sulla domanda sia rispetto al nucleo familiare che ai beni patrimoniali in possesso.

Cosa chiede l’Inps

Ad un anno dall’introduzione si è al primo giro di boa. Ora per coloro che vorranno continuare a ricevere il reddito di cittadinanza dovranno presentare l’Isee aggiornato. Da febbraio infatti verrà sospeso a coloro che non rinnoveranno la documentazione.

La procedura da fare

La procedura comprende la compilazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica. Questa comprende le informazioni relative alla composizione del nucleo familiare e quelle della situazione patrimoniale e reddituale.

Nel modello Isee 2020, vanno inseriti i redditi da lavoro del 2018, cioè la Certificazione Unica e dichiarazione dei redditi 2019, più le giacenze e saldi di conti correnti postali e bancari relativi al 2018. Sarà possibile, stando a quanto stabilito dal Decreto Crescita, dichiarare giacenze e saldi del 2019 se questo risulta più conveniente.

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