I mercati crollano e al momento non si vede inversione. Molti con i portafogli di investimento devastati sperano in un rialzo ma forse alle porte c’è ancora un possibile crollo. Ma sarà così? Cosa fare?
Recuperare le perdite in Borsa non è facile: come fare e quanto tempo ci vuole?
Guardiamo molto attentamente la seguente tabella
Cosa dice? Molto semplicemente che, per un investimento di 10.000 €, se ho una perdita del 10%, perdo 1.000 euro. E fin qui è tutto normale e di facile comprensione. Andiamo avanti.
Il punto chiave è il prossimo: quanto deve fare la Borsa perché il mio investimento vada almeno in pareggio? La risposta è l’11,11%, e non il 10%, come erroneamente verrebbe subito da pensare.
Il motivo è semplice e chiaro, ed è il risultato di un’ineluttabile legge matematica. Per recuperare i 1.000 euro persi (che hanno portato il mio capitale a 9.000 €), devo fare l’11,11% perché se faccio “solo” il 10% avrò… 9.900 €. Bravi. Questa era facile.
E i 100 che ho “perso”? Dove sono finiti? Sono proprio quell’1,11% che devo fare in più perché parto da un livello inferiore e, se il mio scopo è di tornare almeno in pareggio, la matematica mi dice che con solo il 10% non ci riuscirò.
Recuperare le perdite in Borsa non è facile: come fare e quanto tempo ci vuole?
Come si vede dalla tabella, più le perdite aumentano, più bisogna che la performance al rialzo migliori per recuperare.
Al momento, questo bear market dei mercati ha fatto perdere circa un 30% dai massimi agli indici. Quindi, sarà necessario un 42,86% per ritornare, almeno, alla pari. Pensiamoci.
E, se siete dei consulenti di investimento, fate vedere questa tabella i vostri clienti, mentre parlate con loro. Vi aiuterà a fargli capire molte cose. Tipo che, se perdono, dovranno fare più di quanto hanno perso per recuperare, e non per una magia, ma perché la matematica dice proprio questo.
Non solo. psicologicamente, l’effetto di questa tabella è fortissimo, pensateci. Molte persone, vedendola, potrebbero rivedere sicuramente il proprio profilo rischio-rendimento. E non sarebbe una cattiva cosa, se ci pensate bene.