Il rame stenta a trovare una sua collocazione di lungo periodo. Quali sono i livelli da monitorare?

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A fine gennaio gli analisti di Morgan Stanley hanno pubblicato un report sui cinque principali metalli. In questo articolo vogliamo concentrarci sul RAME.

Per Morgan Stanley l’analisi sul rame è la seguente

L’incremento da gennaio è dell’8,3%. Dall’elezione di Donald Trump è salito molto, trainato dall’atteso aumento degli investimenti in infrastrutture, ma le aspettative di crescita della produzione tenderanno a riequilibrare il rapporto domanda/offerta, fornendo un minore sostegno alla quotazione. Il prezzo è previsto in flessione da 2,50 dollari/lb del primo trimestre 2017 a 2,40 nel secondo. In una prospettiva a un anno passerà da 2,20 dollari/lb nel 2016 a 2,43 nel 2017. Il rating è neutrale.

Anche noi siamo d’accordo sulla neutralità del rame. Allo stato attuale, infatti, nel lungo periodo sono possibili escursioni nell’intervallo 1.8 – 3.2.

Solo la rottura di uno di questi livelli darà direzionalità di lungo al rame.

Se nel lungo periodo la situazione è neutrale, cosa possiamo dire nel medio?

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Il mio nome e’ Stefano Roperti, Senior Executive Manager dell’ Exante Investment Team.

Laurea in Business Administration, oltre 5 anni di esperienza nel settore dell’intermediazione finanziaria

La finanza non e’ solo il mio lavoro ma anche la mia passione!

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Nel medio periodo sul rame è in corso una proiezione rialzista al momento sostenuta dal livello spartiacque. Nel caso in cui questo livello venga rotto sono possibili discese fino in area 2 (compatibile con il supporto di lungo in area 1.8). Qualora, invece, dovesse proseguire il rialzo, la massima estensione si trova in area 3.2. Guarda caso coincidente con la resistenza di lungo!