Questo lavoro volontario che dura solo 1 anno per giovani dai 18 ai 28 anni dà diritto fino a 0,6 punti in più nei concorsi pubblici

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Esiste un’attività di volontariato che, sia che venga svolta in Italia sia all’Estero, può dare diritto a dei punti bonus all’interno di determinati concorsi pubblici. Nel 2001, la Legge numero 64 istituì il Servizio Civile Nazionale. Questo altro non era che un servizio alternativo a quello della leva obbligatoria maschile. Nel 2004 si decise di abolire la leva obbligatoria e, il 1° gennaio 2005, dopo anni di fase sperimentale, di estendere anche il SCN a tutti i cittadini, sia maschi che femmine, fino a 28 anni. Oggi viene considerata come un’attività volontaria da parte di un soggetto interessato. L’attività dura generalmente 1 anno con 25 ore settimanali di lavoro in moltissime aree diverse. Dal sociale, alle scuole materne, fino ad arrivare ad attività culturali e legate anche all’amministrazione di vari centri nella Pubblica Amministrazione e nei Comuni.

Il SCU può dare accesso ad alcune interessanti possibilità

Il Servizio Civile Universale, nato nel 2012 in sostituzione al vecchio SCN, in realtà non è un puro e semplice volontariato. Infatti, i volontari hanno, per legge, diritto ad un rimborso spese mensile, che si aggira intorno ai 400 euro. Inoltre, avranno diritto anche al riconoscimento dell’attività nel curriculum vitae come formazione personale. E anche alla presentazione del certificato di partecipazione come alternativa ad alcune attività universitarie, e accesso ad alcuni bonus in concorsi di specifiche materie di interesse.

Questo lavoro volontario che dura solo 1 anno per giovani dai 18 ai 28 anni dà diritto fino a 0,6 punti in più nei concorsi pubblici

Infatti, per quanto concerne l’Università, il Servizio Civile (se fatto durante gli anni di studio sia triennali che magistrali) dà diritto al riconoscimento di ore di tirocinio curriculare. Cosa significa? Che chiunque faccia domanda e svolga regolarmente l’attività di lavoro volontario, può farla riconoscere e convertire in 150 ore del normale tirocinio previsto in ogni classe di laurea. Questo risulta molto profittevole soprattutto dal punto di vista del tempo e della retribuzione. Infatti, nessun tirocinio curriculare prevede un rimborso per gli studenti, che scelgono di metterlo nel loro piano di studi. Ancora, una volta decorso il periodo di servizio previsto per SCU, il volontario vedrà riconoscersi a tutti gli effetti il lavoro prestato per la comunità.

Il titolo è valutato nei pubblici concorsi con le stesse modalità e lo stesso valore del servizio prestato presso Enti pubblici. Come si legge nel Decreto legislativo numero 40, del 6 marzo 2017. È questo il lavoro volontario che dura solo 1 anno per giovani dai 18 ai 28 anni, che dà diritto nei concorsi ATA, per esempio, a ben 0,6 punti per ogni anno di servizio svolto. Per personale ATA si intende il personale amministrativo, tecnico e ausiliario che lavora in tutte le scuole di ordine e grado.

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