Questo disturbo può impedirci di guidare ma ecco come sconfiggerlo

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Dopo una lunga ricerca e tanti sacrifici, abbiamo trovato l’impiego dei nostri sogni. C’è solo un problema: il posto di lavoro è dall’altra parte della città. Usare i mezzi per raggiungerlo è scomodo e la bici ci costringerebbe a una faticosa sudata ogni mattina. Prendere l’auto è l’unica soluzione sensata. Ma noi abbiamo paura. Ogni volta che apriamo la portiera, il sudore ci imperla la fronte, le mani tremano, il respiro ci muore in gola. Ecco un esempio di cosa deve affrontare chi soffre di amaxofobia. Questo disturbo può impedirci di guidare ma ecco come sconfiggerlo e non perderci neanche una delle occasioni che la vita ci offre.

I sintomi

L’amaxofobia è un disturbo difficile da gestire, che in alcuni casi può rivelarsi invalidante. Un appuntamento fuori città, una vacanza on the road, un lavoro lontano da casa: togliendo l’automobile dall’equazione delle nostre vite, tutto diventa più complicato. Chi soffre di questa fobia può patire sintomi quali forte ansia prima e durante la guida, sudorazione, vertigini, aumento del battito cardiaco. Persino i problemi gastrici e intestinali non sono da escludere.

Le varianti

L’amaxofobia può presentarsi in varie forme, scatenandosi ogniqualvolta ci si mette alla guida o solo in specifiche situazioni. Per il fobico, l’auto può diventare una trappola che sembra restringersi sempre di più (questo soprattutto in chi è soggetto a claustrofobia). Oppure, a risvegliare la paura possono essere gli spazi aperti e le grandi strutture umane come i ponti. O ancora: si può riuscire a guidare in città, all’interno di un ambiente conosciuto, ma provare terrore alla prospettiva di imboccare l’autostrada.

Questo disturbo può impedirci di guidare ma ecco come sconfiggerlo

A monte dell’amaxofobia c’è a volte un evento traumatico, come un incidente, che chi patisce questo disturbo teme di rivivere. In altri casi, però, la paura scaturisce da un accumulo di informazioni preoccupanti: il racconto dell’incidente di cui è stato vittima qualcun altro, per esempio. In ogni caso, chi ne soffre deve rivolgersi a uno specialista di psicoterapia cognitivo-comportamentale.

La cura e il tornare a guidare

Attraverso questo tipo di terapia, lo specialista procederà a smantellare i meccanismi della paura del paziente, riportando alla normalità la sua sproporzionata percezione del pericolo. Anche la tecnologia potrebbe venire in aiuto di chi cerca di guarire. I simulatori di realtà virtuale, ad esempio, possono svolgere un ruolo importante nell’avvicinare il paziente alla guida su strada. E quando sarà pronto a prendere il volante, il terapista lo accompagnerà nel suo primo giro. Direzione: una vita più piena e serena.