Per alcuni titoli di Stato la prossima settimana ci potrebbero essere importanti movimenti di prezzo. Tutto dipende dall’esito della trattativa sul Recovery Fund, il fondo proposto dalla Commissione UE per la ripresa economica dei Paesi dell’Unione Europea. Se la proposta passerà in una forma vicina a come è stata formulata, questi titoli possono mettere il turbo nei prossimi giorni. Ecco le condizioni per un forte apprezzamento in poco tempo.
Per l’Italia è cruciale l’ottenimento del Recovery Fund
La trattativa sul Recovery Fund è a una svolta. Il Recovery Fund è il fondo da 750 miliardi di euro proposto dalla commissione UE per il sostegno alle economie dei Paesi dell’Unione Europea. Secondo la proposta originaria, 173 miliardi dovrebbero andare all’Italia, di cui 81 a fondo perduto e 92 come prestito rimborsabile nel lunghissimo termine.
Se dalla riunione dei 27 capi di Stato e di Governo ne uscirà un risultato positivo per l’Italia, i nostri titoli di Stato potrebbero mettere il turbo ai prezzi. Il motivo è molto semplice. Con l’arrivo dei miliardi del Recovery Fund, la nostra economia avrebbe più opportunità di crescita nei prossimi anni. Anche a seguito delle riforme che saranno da fare perché legate alla distribuzione dei fondi UE all’Italia.
Questi titoli possono mettere il turbo nei prossimi giorni
L’arrivo dei miliardi del Recovery Fund, legato alle riforme, porterà ad una riduzione dello spread, il differenziale di rendimento tra BTP e Bund. Calo che inciderà positivamente sull’andamento dei prezzi dei nostri Buoni del Tesoro poliennali.
Sul nostro mercato MOT sono quotati moltissimi BTP. Quali sono quelli che potranno crescere di più? Sicuramente quelli con la scadenza più lontana, come il BTP trentennale scadenza nel 2067 (Isin: IT0005217390) o il BTP scadenza nel settembre del 2050. Con una riduzione dello spread di 20-30 punti dai valori attuali (166 punti base), questi BTP possono guadagnare anche il 10% in pochissimo tempo.
Lo scenario attuale offre una condizione quasi unica per chi vuole puntare sui nostri titoli di Stato. Il motivo lo trovi in questo articolo.