Palermo è una città ricca di tradizioni, tramandate per secoli e contaminate dalle diverse dominazioni. Camminando per strada, possiamo notare diversi tipi di monumenti e architetture che rievocano popoli antichi. Le tipiche stradine strette del centro storico sono ricche di fascino, dove tra un vicolo e un altro troviamo tante testimonianze, che non possono non affascinare.
Insieme alla parte architettonica, anche la tradizione culinaria racconta la storia di Palermo e ne rivela le origini. Ogni ricorrenza e festività è un’occasione per arricchire le tavole dei palermitani con pietanze, dolci e salate, da leccarsi i baffi. Se mai dovessimo fare anche solo un breve giro turistico, sarà quasi un obbligo assaggiare qualche piatto tipico. Esistono svariate pietanze da gustare, insieme al cibo da strada, il cosiddetto street food.
Questi sono i cibi tipici palermitani che dovremmo provare per avere un’esplosione di sapori e profumi
Nei mercati rionali, ma anche tra le vie della città, è possibile assaporare il cibo da strada, povero e antico, ma dal sapore straordinario. La regina è l’arancina, chiamata così perché somiglia esteticamente a un’arancia. Il giorno ufficiale per mangiarla è il 13 dicembre, Santa Lucia, anche se potremmo gustarla tutto l’anno.
Il tripudio del riso fritto, condito in vari modi, anche se quelle tradizionali sono al burro e prosciutto o al ragù. Non mancano, però, quelle dolci con all’interno il cioccolato.
Un altro cibo tradizionale è il soffice panino con la milza, dove troviamo piccoli pezzi bolliti e fritti di milza e polmone di vitello, più la trachea di bue. Esiste la versione “schietta” con solo limone o “maritata” con l’aggiunta di caciocavallo. Non è il solo panino famoso a Palermo, perché troviamo anche il panino con panelle, realizzate con la farina di ceci, e crocchè, realizzata con le patate.
Dolci e pietanze
Oltre i cibi da strada, questi sono i cibi tipici palermitani che dovremmo provare per avere un’esplosione di sapori e profumi. Infatti, non possono mancare nella lunga lista le polpette di sarde al sugo, tenere e succulenti, dove all’interno troviamo pinoli, uvetta, menta e prezzemolo, oltre al pesce. La pasta con le sarde e il finocchietto è un vero classico con i bucatini, gustata soprattutto per San Giuseppe.
Per finire in dolcezza gli immancabili cannoli ripieni di ricotta di pecora, dal sapore inebriante e molto particolare, come anche la cassata. La torta per eccellenza, è un piacere anche per gli occhi, colorata e ricca di dettagli, dal sapore molto dolce. È composta da pan di spagna, pasta di mandorle e pistacchio e ricotta zuccherata, all’esterno frutta candita e glassa.