Questi i giorni del 2021 in cui converrà acquistare BTP e titoli di Stato

btp

Per il popolo degli investitori a reddito fisso, l’anno 2021 si presenta alquanto ostico. Cedole scarne e rendimenti sotto zero fino ai 5 anni di scadenza, sono un brutto viatico per chi spera di far fruttare in tal modo i propri risparmi.

Per uscire da tale situazione, due le possibili strategie: la prima, e la più ovvia, è quella di cercare altrove. La seconda invece richiede più pazienza e sangue freddo ad agire quando se ne presenterà l’occasione “giusta”. Ossia non appena uno dei tre parametri che a breve esporremo farà un passo falso: lì bisognerebbe stare pronti a ponderare ed eventualmente approfittarne.

Detta diversamente, saranno questi i giorni del 2021 in cui converrà acquistare BTP e titoli di Stato. Vediamo quali sono.

L’inflazione e il suo legame con BTP e titoli di Stato

Il primo parametro da tenere a mente riporta all’inflazione, ossia all’aumento del costo della vita. Le cedole dei bond mirano il più delle volte (ma non sempre) a garantire al risparmiatore la protezione dall’inflazione e un minimo di rendimento. Quindi, laddove s’impennasse l’inflazione, essa tirerebbe dietro di se anche i tassi. L’ideale per il risparmiatore sarebbe una sua momentanea impennata seguita da un suo successivo rientro.

Tuttavia, su questo fronte non corrono buone notizie, anche a stare a quanto contenuto in una recente indagine di Banca d’Italia. La distribuzione delle aspettative del tasso d’inflazione al consumo a 6 mesi ha valore centrale intorno al –0,1%; sale a circa +0,1% a 1 anno ed oscilla infine sul +0,6% a 2 anni.

Morale: difficilmente tale fronte farà da detonatore per il rialzo dei tassi.

Il tasso d’interesse BCE

Il secondo capitolo da prendere in considerazione rimanda ai tassi BCE, oggi (ma più esatto sarebbe dire: da tempo) praticamente nulli. La Banca Centrale ha infatti reso estremamente conveniente il costo del denaro, per cercare di dare un qualche impulso all’economia anche per questa via.

Ora, i tassi ufficiali BCE funzionano anche da bussola, da barometro per i tassi poi offerti dagli altri emittenti dell’area euro. Dunque se essi non salgono difficilmente lo faranno le cedole delle future emissioni, sia del tipo sovereign che corporate. Anche questo fronte di speranza, quindi, sembra in buona parte bruciato, almeno per adesso.

Questi i giorni del 2021 in cui converrà acquistare BTP e titoli di Stato

Il terzo parametro che il risparmiatore in BTP e titoli di Stato dovrà tenere a mente rimanda al concetto di spread. Quest’ultimo, come sappiamo, chiama in causa il grado di affidabilità di un emittente in termini di onorabilità del debito. Detta semplicemente, più è basso lo spread e più viene percepito come solido e affidabile il suo debitore.

È per caso questa la situazione dell’Italia? Che dall’estate 2020 in poi si è visto lo spread in costante e continua discesa rispetto al picco dei 300 punti circa della primavera ‘20? Assolutamente no: la BCE sta comprando a iosa bond italiani sul mercato secondario e il mercato lo sa molto bene. È da qui che in sostanza ne viene fuori la contrazione del differenziale tra il BTP decennale italiano e il suo omologo tedesco. In figura abbiamo lo storico di questo parametro, relativo agli ultimi 5 anni.

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Tuttavia, tra tutti gli Stati dell’area euro, l’Italia è uno dei c.d. Paesi periferici più vulnerabili. Vale a dire quello che puntualmente offre una qualche occasione al mercato per essere ‘attaccato’. Può trattarsi di una situazione di instabilità politica (come la crisi di Governo in corso). Oppure di timori legati alla sostenibilità del debito o di scarsa crescita e/o di un tasso di disoccupazione in risalita unita a un PIL in caduta, etc. A questi fattori endogeni, vanno poi tenuti a mente quelli potenziali e di natura esogena: oggi abbiamo il Covid, ieri c’erano i mutui subprime, in passato la crisi del petrolio, etc.

Ora, la storia di questo parametro dimostra che ogniqualvolta un fattore scatenante entra in gioco lo spread risale. È una naturale conseguenza di uno o più dei fattori primi che abbiamo poco citati (o altri ancora che abbiamo mancato di elencare).

La pazienza è la virtù dei forti

Anche la storia più recente dei mercati obbligazionari dimostra che il più delle volte la pazienza è la virtù dei forti. Ossia saper cogliere l’emissione “giusta” (concetto molto relativo e che dipende da molteplici parametri connessi tra di loro), potrebbe essere un buon presupposto per un investimento vincente. Nell’articolo di cui al link, per esempio, abbiamo visto come nel 2020 le emissioni più generose siano state quelle a ridosso dello spread ai suoi massimi.

Certo, il risparmiatore oculato deve sempre tenere a mente il fatto che uno spread alto, fuori controllo, è in un certo qual modo sinonimo di acque (almeno) agitate. Per cui bisogna sempre essere molto consci del maggior grado rischio a cui ci si espone ogniqualvolta ci si accosta a un emittente preso di mira dal mercato.

In estrema sintesi, questi i giorni del 2021 in cui converrà acquistare BTP e titoli di Stato.

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