Questi due fattori peseranno negativamente sulle Borse questa settimana e ora lo spread mette paura a Piazza Affari

Piazza Affari

Venerdì le Borse europee sono scese a picco. I listini azionari del Vecchio Continente hanno avuto un inizio di settimana positivo. Nelle ultime due sedute della scorsa ottava i mercati finanziari hanno patito 2 fattori destabilizzanti. L’inflazione e il prezzo del petrolio hanno pesato giovedì e venerdì sui corsi delle azioni e probabilmente influenzeranno l’andamento delle Borse anche questa settimana.

Fino a mercoledì il mercato azionario europeo appariva come un’isola felice. La BCE non era spaventata dall’inflazione e la presidente Christine Lagarde escludeva categoricamente un aumento del costo del denaro per quest’anno. Invece la vicina Inghilterra già aveva aumentato i tassi una volta e si preparava al secondo aumento. Inoltre dall’altra parte dell’Atlantico la FED si preparava al primo dei probabili 5 rialzi del costo del denaro per quest’anno.

Da giovedì l’Europa non è più un’isola felice. La presidente della BCE ha dovuto ammettere che l’inflazione potrebbe rimanere sopra il target annuale più del previsto. Ovvio che gli operatori di fronte a queste parole abbiamo messo in conto un possibile rialzo dei tassi per il 2022.

Questi due fattori peseranno negativamente sulle Borse questa settimana e ora lo spread mette paura a Piazza Affari

L’altro fattore con cui i mercati azionari devono fare i conti è il prezzo delle materie prime dell’energia. Il rincaro del greggio inizia a preoccupare, anche perché le tensioni tra Russia e Ucraina, stanno facendo lievitare anche il costo del gas. Il rincaro dell’energia in Italia porterà a una stangata sulle bollette delle famiglie e delle aziende. Il Brent, il petrolio estratto nel mare del Nord, in meno di due anni è passato da 15 a oltre 90 dollari. Venerdì ha chiuso a 93 dollari sui valori massimi dal settembre del 2014 e presto potrebbe arrivare a 115/120 dollari livello toccato 2 volte tra il 2011 e il 2013.

Energia e inflazione penalizzeranno i mercati, soprattutto europei, anche nelle prossime sedute. Questi due fattori peseranno negativamente anche su Piazza Affari e i segnali si sono visti già nelle ultime sedute della scorsa settimana. Dopo le parole della presidente della BCE lo spread tra titoli di Stato italiani e tedeschi giovedì è schizzato in alto del 6% e venerdì del 4%. Gli operatori hanno venduto a piene mani i nostri BTP facendo scendere pesantemente i prezzi.

Nella seduta di oggi e per la settimana l’indice Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) deve mantenersi sopra la soglia dei 26.500 punti. Venerdì i prezzi si sono appoggiati a questo supporto realizzando un massimo a 26.514 punti. Se l’indice scenderà sotto questo livello probabilmente le azioni caleranno fino in area 25.600 punti. Al rialzo il superamento dei 27.000 punti sarà un primo segnale positivo che forse la burrasca sta passando.

Approfondimento
Il punto sui mercati