Queste ricerche scientifiche dimostrano l’efficacia della pratica della fumigazione della casa

fumigazione

La fumigazione è una pratica antica praticata in molti riti tradizionali. Consiste nel bruciare erbe o resine vegetali a scopo spirituale o per allontanare le negatività. Ad alcuni potrà sembrare una pratica magica che con la scienza non ha nulla da spartire.

Invece diversi gruppi di ricercatori internazionali hanno concentrato i loro sforzi per dimostrare la validità, in particolare, della fumigazione con la salvia.

Queste ricerche scientifiche dimostrano l’efficacia della pratica della fumigazione della casa: vediamole in dettaglio!

La fumigazione con la salvia si chiama “smudging” e prende il nome dallo smudge, una fascina intrecciata in modo particolare di salvia.

Viene praticata non solo dai popoli nativi americani ma da moltissime dottrine occidentali e orientali.

Efficacia antimicrobica

Per prima cosa, come noto e dato acquisito da tempo, la salvia ha proprietà antisettiche e repellenti degli insetti. La salvia apiana è antimicrobica come dimostrato da uno studio condotto dal Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’Università del Mississippi.

Miglioramento dell’intuizione

La fumigazione con la salvia viene usata anche raggiungere uno stato di guarigione. O per risolvere o riflettere su dilemmi da cui si è gravati.

Anche questa credenza antichissima potrebbe trovare una spiegazione scientifica. E questa volta ad opera di una ricerca turca.

Lo studio frutto della collaborazione fra Facoltà di Medicina di Cerrahpaşa, Istituto di Scienze Forensi e l’Università di Istanbul ha dimostrato che il tujone avrebbe facoltà psicoattivanti.

Ma cos’è il tujone?

Si tratta di una sostanza contenuta nella salvia ma anche nell’assenzio. Questa leggera facoltà psicoattivante sarebbe alla base dello sviluppo dell’attività intuitiva dopo la fumigazione della salvia.

Non è finita però! Queste ricerche scientifiche dimostrano l’efficacia della pratica della fumigazione della casa. E in particolare l’effetto positivo sull’umore degli abitanti di quest’ultima.

Proprietà antidepressive

Sarebbe un altro studio dell’Università di Mississippi ad aver provato che la salvia bianca (salvia apiana) è ricca di composti che attivano determinati recettori nel cervello. Questi recettori sono deputati dell’innalzamento del tono dell’umore. Nonchè della percezione del dolore e della riduzione dello stress.

Bruciare, quindi, la salvia bianca per lasciarne diffondere i fumi sprigionati parrebbe una pratica utile. Soprattutto il profumo che emana è davvero inebriante. E questo lo possiamo provare direttamente con i nostri nasi!