Molte città d’arte della nostra penisola nascondono delle storie che nemmeno gli italiani conoscono a fondo. Ecco perché oggi andiamo alla scoperta di una delle più famose, parlando dell’aura di esoterismo che la circonda e che la rende una destinazione ideale per il ponte di Halloween e Ognissanti. Infatti questa città misteriosa, ricca di magia e leggenda è una meta perfetta da visitare a novembre. Vediamo insieme nel dettaglio la sua storia.
Questa città misteriosa, ricca di magia e leggenda è una meta perfetta da visitare a novembre
Stiamo parlando di Torino, una delle vecchie capitali d’Italia. La sua esistenza, si sa, è fortemente legata alla casata dei Savoia. Nel 1563 i duchi si insediarono in questo centro circondato dai monti, lasciandosi alle spalle la loro vecchia sede, Chambery. La dinastia, interessata alle pratiche esoteriche, creò un mito fondativo che collegava la loro famiglia ai faraoni. La leggenda narra infatti che un sovrano egizio, in lotta con la classe sacerdotale, fuggì dalla propria patria per fondare una nuova città. Partì in nave e sbarcò sulle coste della Liguria. Non trovando il luogo idoneo al suo scopo proseguì fino in Piemonte. Sulle sponde del Po vide un toro abbeverarsi. Il sovrano prese questo evento come un segno beneaugurante inviatogli da un dio a cui era molto legato, Api. Proprio per questo motivo ancora oggi Torino ha una grande tradizione di egittologia e vanta uno dei musei più illustri al Mondo.
Le energie duali che contraddistinguono questo centro sabaudo
Anche la geografia di Torino ha un’impronta fortemente magica. La sua pianta risulta infatti nettamente divisa in due parti: quella “bianca” e quella “nera”. La prima si concentra nell’area vicino al fiume, tradizionalmente considerato fonte di purezza e di energie positive. Da questo lato i monumenti più importanti sono il santuario della Gran Madre, punto in cui si concentrano le energie femminili di Torino, e la Mole Antonelliana dove sono invece presenti quelle maschili. La seconda invece si trova andando ad Occidente, nel luogo in cui in antichità avvenivano le esecuzioni capitali. È ancora viva la memoria del Rondò della Forca, dove i condannati morivano per impiccagione. Questo lascito pesante riecheggia anche nel nome di un quartiere, Valdocco, che richiama il latino “Val Occisorum” ovvero “valle degli uccisi”. La statua considerata tradizionalmente più malefica è invece quella presente in Piazza Statuto, dove il folklore popolare colloca la porta dell’inferno. Se si vuole scoprire qualcosa di più su queste tematiche consigliamo di leggere anche “Sette luoghi magici a Torino: quali sono e dove?”
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