In un recente approfondimento la Redazione di ProiezionidiBorsa ha trattato un nuovo caso di una banca commissariata dalla Banca d’Italia. Negli ultimi anni sono molti gli istituti finanziari declassati, commissariati o addirittura falliti. Le banche sono aziende che stanno fronteggiando una lunga crisi, non sorprende quindi che alcune di esse siano in difficoltà. L’aspetto che invece è davvero preoccupante è che spesso queste crisi nascono apparentemente all’improvviso. Istituti ritenuti solidi diventano rischiosi da un giorno ad un altro e i risparmiatori temono per i propri soldi. In questo articolo vedremo quali parametri sono davvero importanti per capire se un istituto di credito è solido. Scopriremo anche che forse quello che ti hanno detto della tua banca potrebbe non essere vero. Valutare la stabilità di un colosso finanziario non è facile per i professionisti. Ancor meno per i consumatori, ma alcuni indicatori ci possono davvero aiutare.
Gli accordi di Basilea
Da più di trent’anni, gli enti regolatori del G-10 e del Lussemburgo si incontrano periodicamente a Basilea, in Svizzera. Lo scopo di queste riunioni è stabilire dei requisiti patrimoniali indicativi per gli istituti finanziari dei principali Paesi. I Governi di tutto il mondo in questo modo cercano di ridurre al minimo le crisi bancarie. Uno degli accordi più noti riguarda un parametro di valutazione della solidità delle banche: il CET1. Questo indicatore deve essere superiore ad un livello minimo stabilito annualmente dalla BCE, normalmente non inferiore all’8/10%. Se il valore dovesse scendere, la banca dovrebbe procedere ad una ricapitalizzazione. Molti correntisti valutano la solidità della propria banca utilizzando questo parametro per una questione di semplicità. Con l’aumentare del CET1 aumenta la sicurezza della banca, o almeno dovrebbe, visto che molti istituti in difficoltà vantavano CET1 nella norma.
Quello che ti hanno detto della tua banca potrebbe non essere vero
Spesso sono le stesse banche a vantare il proprio CET1 nelle comunicazioni pubbliche per enfatizzare la propria solidità. Ma è proprio così? Attenzione perché quello che ti hanno detto della tua banca potrebbe non essere vero. Il CET1 ratio rappresenta la stabilità della banca a fronte del mancato pagamento dei crediti concessi. Insomma, una banca che presta con oculatezza e raccoglie nuovi capitali è più stabile di una banca che eroga indiscriminatamente. Ma cosa accade per gli istituti che scelgono di non fare finanziamenti alla clientela? Il loro CET1 ratio sarà probabilmente più elevato delle normali banche commerciali. Anche se la gestione non dovesse essere particolarmente virtuosa. Per questo motivo quello che ti hanno detto della tua banca potrebbe non essere vero, o quantomeno incompleto.
Come valutare una banca
Per i consumatori è molto difficile valutare la solidità della propria banca. Certamente il CET1 ratio può dare delle indicazioni. Così come i rating delle agenzie specializzate e l’eventuale andamento sui mercati. Sicuramente un costante monitoraggio di questi indicatori può aiutare ad evitare brutte sorprese. Consigliamo sempre di avvalersi della consulenza di un professionista qualificato per gestire i propri risparmi con consapevolezza.